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Ermanno Mirabello, nasce a Palermo il 19 marzo 1949 ove risiede. Ha svolto l’attività di impiegato regionale e ha prestato servizio presso l’Ispettorato Ripartimentale dell’Agricoltura, presso l’Ispettorato Forestale e presso l’Ufficio Speciale della Montagna, come Dirigente Tecnico. Fuori dell’ambito del lavoro vive in un mondo di impegni socio religiosi. Nei suoi scritti infatti emerge questo suo intenso legame con Dio. Con Vagabunnu di la Notti, Ermanno torna per la terza volta ai suoi lettori con una raccolta di poesie, cui non manca il valore poetico che si evidenzia in tutti i suoi versi. In questa silloge tutte le poesie sono inedite. Molte sue poesie sono state pubblicate da riviste: “Il Castello” di Milano: “Terra Mia”; “Carnalivari”; Arri”; “Furturata” (con il titolo Timpurali); “Il Bag-gese” di Milano: “Arri”; “La Civata”. In antologie: “Chiaccu chi m’affuca”; “Vita di ogni ghiornu”; “Primavera”; “La Civata”; “Miraculu di l’omu”; “Vecchiu Patri”. La sua ispirazione poetica è di matrice isolana, si giova di una consapevo-lezza selettiva, critica, culturale la quale si libera del folclore tipico popolare di molti poeti dialettali, ma che aderisce alla realtà ambientale umana, con epigrammatica limpidezza espressiva.
Ermanno Mirabello Vagabunnu di la notti
Una mistica, fluida, concreta, semplice, sapienziale e vera quoti-dianità, permea la poetica di Ermanno Mirabello. I temi che tratta sono universali e sono fatti di attimi, lampi, guizzi di un male del vivere, conscio della sua esperienza di uomo e di poeta, che elar-gisce come dono d’amore, verso questa arte ed ai suoi estimatori, quasi come una confessione. La poesia è confessione e oserei dire preghiera. La medesima preghiera e confessione che poi è la verve ri-trovata e mai smarrita di Ermanno Mirabello “poeta”.
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