«Sono qui a scrivere, alle tre di notte, perché le voglio bene. Perché è una persona vera. E perché è una grandissima giornalista. Una delle migliori inviate televisive d’Italia, se non la migliore. Quando è scoppiata l’emergenza CoViD è stata la prima a buttarsi dentro gli ospedali, con un tatto e un coraggio difficili da immaginare. Allo stesso modo, quando è scoppia ta la scintilla di Trieste, era l’unica là davanti, in prima fila, a prendersi botte e acqua insieme ai portuali che pregavano e cantavano».
Dalla prefazione di Mario GIORDANO
In questo diario della Resistenza, Raffaella Regoli, reporter della trasmissione Fuori dal coro, racconta gli eventi fra il 2021 e il 2022: dalla pandemia alle proteste contro il green pass, dagli scontri alle sospensioni dal lavoro, dai lockdown all’apartheid del nuovo millennio. Fino alla nuova emergenza, la Guerra. Eventi che hanno segnato uno spartiacque nella Storia e nelle nostre vite. E lo fa con uno stile, il suo, raro e inconfondibile, di giornalista dal pensiero libero, sempre in prima linea, in fuga da compromessi e “scuderie”.
#SOSPESA è un racconto in prima persona, perché anche Raffaella, in quanto over 50, è stata sospesa dal lavoro per aver commesso, come lei stessa scrive nel libro, «l’amaro crimine di difendere la mia libertà di scelta, come sancito dalla nostra Costituzione».
In questa nuova edizione sono stati aggiunti diversi capitoli con aggiornamenti sugli eventi intercorsi fra la fine del 2022 e i primi mesi del 2023.
«Ne ho letti tanti di libri sul periodo del CoViD. #SOSPESA è la cronaca di una donna che con coraggio ha voluto perseguire le proprie convinzioni in un mondo, quello attuale, che si definisce libero e democratico, ma che al tempo stesso stabilisce il perimetro della cittadella fuori dalle cui mura libertà e democrazia non contano più un accidente».
Nicola PORRO · Il Giornale
«#SOSPESA, un “diario di bordo” con pagine forti come l’acciaio e morbide come la seta, dolce e violento come è la vita, accarezza e schiaffeggia senza pietà, con una compassione che non fa sconti all’ipocrita perbenismo di un intero popolo».
Dalmazio FRAU · L’Opinione delle Libertà