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Siamo a Palermo. L'anno è il 1837. Il periodo è turbolento. I tentativi di cospirazione anti-borbonica sono complicati dall'insorgenza di una grande epidemia di colera che miete vittime in maniera spaventosa. L'ambientazione storica, il contesto politico e sociale, la tragedia dell'epidemia sono abilmente descritti da Natoli all'interno di questo romanzo appartenente alla letteratura del contagio insieme alle celeberrime opere de "I promessi sposi" di Manzoni e "La peste" di Camus. Ne "I morti tornano", Natoli lascia parlare da sole le miserie dell'uomo legate al dolore, alla fedeltà, all'onore, all'ira e tutte le altre pulsioni umane che, imbrigliate nelle maglie di una rete di un ineluttabile destino imposto dalle convenzioni, degenerano nella distruzione e nella pochezza dell'animo umano, non più libero, e non più nobile. Una storia che proprio nel momento in cui sembra intorcinarsi dentro i canoni del più classico e banale feuilleton, effettua una nuova e inattesa virata rivelando la sua vera natura: quella - appunto - di una storia nera; anzi, nerissima. Prefazione di Massimo Maugeri.
Luigi Natoli è stato uno scrittore e storiografo italiano. Con lo pseudonimo di William Galt è stato autore di romanzi d'appendice. La sua era una famiglia dagli ardenti ideali risorgimentali: nel 1860, alla notizia dell'imminente arrivo dei Mille guidati da Garibaldi, la madre fece indossare a tutti la camicia rossa: l'intera famiglia venne arrestata dalle guardie borboniche. A causa delle sue umili origini, Natoli non può continuare gli studi, ma prosegue da autodidatta leggendo molto e frequentando le biblioteche. Riesce a ottenere la licenza per l’insegnamento elementare. A 17 anni inizia a scrivere per i giornali, quindi lavora come professore di storia in vari licei italiani e pubblica anche una Storia di Sicilia. È soprattutto noto come autore di romanzi d'appendice ambientati in Sicilia e apparsi a puntate su giornali e riviste come «Il Giornale di Sicilia», «Il giornalino della Domenica» e «Primavera», che gli fecero guadagnare una grande popolarità.
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