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“È di pochi minuti fa la notizia della CNN: il famoso gallerista di origini siciliane Amedeo Alfonsetti è stato trovato morto nel privé di un esclusivo night club newyorkese”. Facendo il giro del mondo, la notizia arriva a Catania, città natale di Amedeo, innescando una serie di reazioni che coinvolgeranno i suoi genitori, la sorella Ludovica, l’amico fraterno Stefano e, a cascata, tutte le persone a essi legate, in un modo o nell’altro. È proprio su queste relazioni e sui loro intrecci a partire da un fatto così nefasto che si concentra l’agile penna di Bruna Pandolfo, tratteggiando da un lato le indagini che, a fatica, si muovono tra l’Italia e gli Stati Uniti e dall’altro i caratteri e i comportamenti dei protagonisti che, a turno, mostrano al lettore la loro personale soggettiva della vicenda. Sullo sfondo, ma anch’essa sempre protagonista, la Sicilia, con i suoi luoghi, le sue peculiarità, le sue contraddizioni.
Bruna Pandolfo (Catania, 1987) è docente di Letteratura italiana presso un istituto superiore della provincia di Catania. È autrice di saggi scientifici storico-artistici; la sua attività di ricerca è attualmente indirizzata allo studio del patrimonio fondiario della famiglia nella Sicilia orientale. Ha partecipato a premi nazionali di laurea e ha vinto la VI Edizione del Premio “Salvatore Boscarino per tesi sull’Architettura fortificata”. Ha collaborato con ilDipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università diCatania e ha partecipato a diversi convegni di studi. Il suo primo romanzo edito è Apologia del potere (2015).
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