La sua storia viene presentata mediante una successione di quadri paesaggistici in si fissano i fotogrammi salienti di una crescita, umana e sprirituale, fatta di incertezze, di asperità, ma anche di dolcezza. Le vicende, essenziali eventi di un'esistenza semplice e quasi anonima (un soggiorno in un paese da piccolina, l'inquietudine di una quindicenne in città e poi ventenne all'Università, l'impiego sociale in quartiere di periferia e un doloroso vissuto come madre) si svolgono in Sicilia, terra natale della protagonista.
Nella sezione "e altri..." l'autrice riprende il genere antico dell'apologo, narrazione al confine tra il genere favolistico e quello dell'exemplum.
Un irriverente avvoltoio palermitano, travolto da esperienze degradanti e delusioni, ma paradossalmente buono e diverso dagli altri, un saccente lucertolone, critico e severo nei confronti di un'ingenua fringuellina, una sensibile cavallina, incompresa dal suo padrone tutto intento a gozzovigliare e a disperdersi in vane avventure, un triste delfino morente sono i personaggi che animano i racconti.
I protagonisti, allegorici animali parlanti, si esprimono con toni mutevoli (ironico, mesto o lirico), intrecciano divertissement e meditazione in forma surreale, per rappresentare,in fondo, la vita e per abbracciare il mondo.