Se il pubblico sapesse... di Antonio Pizzuto
Antonio Pizzuto - Salvatore Spinelli

Se il pubblico sapesse...

Lettere (1950 - 1963) con una lettera di Pizzuto a Federico Fellini
ISBN: 978-88-7676-216-1
Edizione 2003, 287 PAGINE

Editore: Nuova Ipsa Editore
Collana: Colapesce


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Descrizione
Originato da una richiesta di aiuto ("Mondadori ti conosce?"), questo carteggio evolve con gli anni in ‘patto di mutuo soccorso’ fra due scrittori alla ricerca di una propria fisionomia (e di editori disposti a riconoscerla). Reclusi in carriere burocratiche che ne hanno depresso le giovanili ambizioni d’arte, Antonio Pizzuto e Salvatore Spinelli misurano nella dimensione libera e ‘irresponsabile’ dello scambio epistolare il pregio dei loro ‘essudati narrativi’ e la legittimità delle ragioni che li sottendono. Il reciproco riscontro, umoristicamente adibito dai "due scimmioni che, chiusi nel gabbione, occhi e culi arrossati, si levano di dosso le pulci vicendevolmente", sedimenta una disputa sul ‘romanzo’ tutta giocata su alternative ancor oggi irrisolte (l’istanza modernista e addirittura informale di Pizzuto, l’aplomb moderato e ‘figurativo’ di Spinelli) e sostenuta da un teatrino di frizzi e lazzi goliardici, di affabili perfidie, di ironiche prosopopee, di causidiche causeries in cui si riaccende la sicilitudine sepolta nel cinereo sussiego dell’‘ottimo funzionario’.

Ho scritto un libro... di Antonio Pizzuto
Antonio Pizzuto
Bebé, nomignolo familiare di Antonio Pizzuto, segna, nella prima parte di questo tenace epistolario (1929-1949) con Salvatore Spinelli, qui ricostruito con esem­plare cura da A. Pane, il tempo d’una fedele apparte­nenza all’amicizia, dalla quale prende consistenza un quadro intellettuale filtrato dalla città di Palermo (quella cara al Pitré e ad O. Lo Valvo) raccolta tra i due deva­stanti conflitti mondiali. Si mettono anche in luc ...

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Il mondo giovine € 22,80
Il mondo giovine di Salvatore Spinelli
Salvatore Spinelli
Dal 1881 alla vigilia della prima guerra mondiale, il romanzo narra le vicende di una famiglia, quella dell’ingegner Edmondo Zuelli che sposa Maria Lanzalone e ha due figli: Giannino (1884) e, dopo quasi nove anni, Silvio (1892) che viene seguito dal narratore, appunto, fino alla maggiore età che, nel suo caso, coincide con la vigilia della prima guerra mondiale. Al racconto del formarsi e del crescere di questa famiglia, nucleo centrale della storia, il narr ...

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