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Nino, naufrago su un’isola sconosciuta, si mette subito alla ricerca del padre, ma il mondo che ben presto scoprirà va oltre la sua più fervida immaginazione.
Una storia breve di Luigi Capuana sugli automi e i robot che potrebbe essere annoverata tra i migliori racconti di fantascienza per ragazzi di inizio ‘900. Il libro, con le illustrazioni di Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata, chiude la raccolta “Quattro viaggi straordinari” dello scrittore siciliano.
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Luigi Capuana nasce nel 1839 a Mineo, in provincia di Catania, dove vive fino al 1864, per poi trasferirsi a Firenze; qui lavora come critico teatrale per il giornale “la Nazione”. Rientrato a Mineo, diventa sindaco e ispettore scolastico. Nel 1877 lavora a Milano come critico letterario del “Corriere della Sera”. In questo periodo inizia la sua produzione di fiabe e di romanzi. Gli anni a seguire lo vedono fare la spola tra Roma – dove insegna alla Facoltà di Magistero – e Mineo, in cui occupa nuovamente la carica di sindaco e continua la sua attività di critico e scrittore con la pubblicazione di saggi, di novelle, romanzi e di opere dedicate ai ragazzi. Muore a Catania nel 1915.
Riccardo Francaviglia e Margherita Sgarlata vivono in provincia di Catania e sono marito e moglie: lui scrive le storie e le disegna, lei le colora. Il loro primo libro è stato pubblicato nel 2000, da allora hanno illustrato e scritto una trentina di libri, manuali e albi per ragazzi, alcuni dei quali pubblicati in Svizzera, Germania, Inghilterra, Corea e Portogallo. La loro attività di illustratori è stata messa a servizio dell’AGESCI (Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani) per cui hanno realizzato il calendario del centenario e due francobolli commemorativi. Riccardo insegna “Illustrazione” presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e promuove la lettura nelle scuole organizzando e gestendo, insieme a Margherita, laboratori di narrazione. Insieme portano in giro i loro spettacoli di teatro di figura, in cui rispolverano vecchie storie e fiabe siciliane rileggendole con la loro tipica ironia molto apprezzata dal pubblico.
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