Lo spirito della dottrina omeopatica della medicina di Samuel Hahnemann

Lo spirito della dottrina omeopatica della medicina

ISBN: 9788866730613
Edizione 2019, 48 PAGINE



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Descrizione

Più leggo qualcosa di Hahnemann e più mi sorprendo che 200 anni fa sia esistito un personaggio come lui: un personaggio che ha sicuramente anticipato i tempi, o forse no, perché oggi l'opinione comune non è neppure lontanamente giunta 'al tempo del Pensiero' di Hahnemann e talvolta mi chiedo se è mai possibile che il 'modo di pensare' dei Medici o delle persone comuni possa giungere a quella profondità, onestà, chiarezza interiore, fedeltà alla Verità e capacità di interpretazione dei fatti che caratterizzavano colui che noi Omeopati orgogliosamente chiamiamo 'Maestro'.

Mi permetto di invitare tutti i Colleghi, che desiderano imparare una vera Omeopatia Hahnemanniana o che desiderano perfezionarla, a leggere con calma e con cuore aperto questo piccolo ma sostanziale contributo che Hahnemann ci ha lasciato. Credo che questa sia un'altra ottima occasione che ci viene offerta per entrare sempre di più in quello che è il vero "Spirito della Dottrina Omeopatica della Medicina".

Infatti, proprio perché siamo ancora molto lontani dal Pensiero autentico di Hahnemann, abbiamo ogni tanto bisogno di confrontarci con i suoi scritti per perfezionare in modo sempre più accurato la nostra tecnica terapeutica.

Autore

Samuel Hahnemann

C.F. Samuel Hahnemann

Christian Friedrich Samuel Hahnemann (1755-1843), medico sassone, è considerato il padre della medicina alternativa chiamata Omeopatia.

Medico presso l'Università di Lipsia, abbandonò presto la professione in quanto non soddisfatto dalle metodiche terapeutiche allora in auge.
Conoscendo correttamente le lingue, preferì allora dedicarsi alla traduzione di testi scientifici. Traducendo un articolo sulla chinina tratto dalla Materia Medica dell'inglese Cullen decise di provare gli effetti di quella sostanza su se stesso pur trovandosi in buono stato di salute. 
Dopo l'assunzione di chinina Hahnemann constatò la comparsa di sintomi tipo "febbre intermittente", gli stessi che la sostanza era in grado di curare. Hahnemann ritenne allora di aver scoperto una nuova legge terapeutica, intuendo che sostanze assunte alle dosi abituali ponderali provocano specifici disturbi nei soggetti sani mentre a basse dosi erano in grado di guarire (Similia similibus curantur).

 

Samuel Hahnemann si rese presto conto che la medicina della sua epoca faceva più danni che benefici.

Nel 1806 pubblicò il suo primo lavoro importante, "La medicina dell'esperienza", che conteneva già le idee fondamentali dell'omeopatia (dal greco omeos, simile e pathos, malattia):

Le medicine devono essere scelte in base ai sintomi del paziente, senza fare riferimento alla presunta malattia che li avrebbe causati;
l'effetto delle medicine si può scoprire solo con esperimenti su persone sane, in quanto nei malati i sintomi della malattia si confondono con quelli causati dalla medicina;
il "principio dei simili" (similia similibus curantur): le medicine devono essere scelte in base alla somiglianza tra i loro effetti e i sintomi del paziente;
le medicine devono essere date in piccole dosi;
il trattamento deve essere ripetuto soltanto al ripresentarsi dei sintomi.

Nel 1810 pubblicò la prima edizione del suo principale lavoro teorico, "L'Organon della guarigione razionale", più tardi ribattezzato "L'Organon dell'arte di guarire", seguito da altre edizioni fino ad arrivare alla sesta, pubblicata postuma nel 1921.

In seguito Hahnemann incominciò a tenere letture di omeopatia all'università, dove incontrò la forte opposizione degli altri medici e dei farmacisti, ostili in quanto Hahnemann si produceva da solo le sue medicine. 
In questo periodo condusse molti esperimenti insieme con un piccolo gruppo di allievi per verificare gli effetti di numerose sostanze: la sostanza veniva somministrata più volte fino a provocare dei sintomi che venivano registrati dagli allievi e comunicati a Hahnemann. 
I risultati furono pubblicati in un testo in sei volumi chiamato "La materia medica pura". Va ricordato che all'epoca l'importanza della suggestione non era ben compresa, e nei suoi esperimenti Hahnemann non faceva nulla per impedirla: i suoi allievi sapevano quali sostanze assumevano, e quale effetto era atteso da esse.

A questo punto arrivò a Lipsia il principe Schwarzenberg, l'eroe della battaglia di Lipsia, per farsi curare da Hahnemann in persona, ma il principe morì e circolò la voce che fosse colpa di Hahnemann. Gli altri farmacisti riuscirono ad ottenere per Hahnemann l'ingiunzione a non distribuire i propri prodotti, e Hahnemann, non potendo più praticare, dovette lasciare la città.

Nel 1821 si trasferì a Kothen, dove elaborò notevolmente la propria teoria per rispondere alle critiche e per riflettere la propria crescente adesione alla dottrina del vitalismo. 

Per evitare gli effetti collaterali delle medicine Hahnemann aveva ridotto sempre di più il dosaggio, arrivando così a dosi estremamente basse. Di fronte all'obiezione che dosi così piccole non potevano più essere efficaci, Hahnemann ribatté che l'efficacia curativa delle sostanze poteva essere enormemente aumentata tramite un processo chiamato "dinamizzazione", consistente nello scuotere ripetutamente il prodotto.

Parallelamente sviluppò la propria teoria sui disturbi cronici: nel 1827 comunicò ai suoi due allievi più fidati di avere scoperto le cause di tutte i disturbi cronici così come le medicine per curarle, che pubblicò nel discusso trattato "Le malattie croniche".

Secondo Hahnemann tutte le malattie croniche, tranne quelle causate dalla medicina ortodossa o da un cattivo stile di vita, erano causate da quattro "miasmi": sifilide, sicosi, tubercolosi e psora.

C. F. Samuel Hahnemann morì a Parigi nel 1843 e fu seppellito nel cimitero monumentale del Pére Lachaise della stessa città.

Esculapio sulla bilancia di Samuel Hahnemann
Samuel Hahnemann
Più leggiamo le opere di Hahnemann, il fondatore della Medicina Omeopatica, più ci stupiamo dell'immenso dono che la sua esistenza è stata per l'Umanità. Sono passati duecento anni da quando egli pose le basi della Medicina Omeopatica, eppure pare quasi impossibile che un uomo del suo tempo sia riuscito a scoprire ciò che egli non solo scoprì, ma anche sperimentò, dimostrò e meravigliosamente codificò. ...

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