Introduzione alla sincronicità di Claudio Widmann

Introduzione alla sincronicità

ISBN: 978-88-7487-367-8
Edizione 2016, 216 PAGINE

Editore: Edizioni Magi



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Descrizione

 Più sottile della tela di ragno si stende per l’Universo la rete di Indra. In ognuno dei suoi nodi brilla una perla e in ogni perla si riflettono le infinite altre perle.


Ai margini della scienza e ai limiti della conoscenza s’estende un regno incerto di esperienze indiscutibili, ma inspiegabili: coincidenze involontarie e sorprendentemente puntuali, incontri occasionali e oculatamente propizi, combinazioni casuali e tristemente infauste. Fantasie vaghe anticipano fatti precisi, soluzioni fortuite si rivelano più felici di quelle a lungo cercate, sogni assurdi precorrono eventi impensati, impressioni immotivate trovano la loro giustificazione in fatti sconosciuti.
Sincronicità è termine che compendia esperienze di questo tipo, prive di cause note o immaginabili, che presuppongono conoscenze necessarie ma impossibili, che richiedono condizioni precise ma inverosimili, che sfuggono alla spiegazione della ragione e alla comprensione della mente.
Da tempi immemori, per questi fenomeni il pensiero magico escogita spiegazioni che il pensiero scientifico non sa trovare, la parapsicologia immagina processi che la psicologia non sa sondare. Da tempi più recenti la fisica dei quanti e la psicologia del profondo affermano che si tratta di fenomeni inspiegabili, ma non per questo inconoscibili. Senza pretesa di fornire spiegazioni, avanzano descrizioni nuove, che infrangono griglie descrittive insufficienti e consentono di contemplare anche ciò che non è dimostrato, di comprendere ciò che non viene spiegato, di cogliere il senso in ciò che è privo di causa.
Sincronicità non è solo una parola nuova per indicare fenomeni antichi; è anche una teoria per pensare l’inconcepibile e per addentrarsi nell’inconoscibile.

Autore

Claudio Widmann

Claudio Widmann è nato nel 1949. Nel 1976 si laureò in psicologia all'università di Padova, dove già si era laureato in pedagogia nel 1973. E' iscritto all'Albo degli Psicologi e all'Elenco degli Psicoterapeuti.

Completato il training analitico personale, ha intrapreso un eclettico itinerario formativo in Italia e all'estero. A Milano e a Zurigo curò la formazione junghiana con Dieter Baumann e Adriana Mazzarella, entrando a far parte di un circolo di analisti fondato dallo stesso Baumann e da Marie-Louise von Franz.

In Austria e in Germania curò la formazione in Psicoterapia Autogena Analitica con collaboratori di Iohannes Heinrich Schultz, l'ideatore della psicoterapia autogena. Seguì seminari di formazione in Katatymes Bilderleben con Hans Carl Leuner, il fondatore del metodo. Coltivò i contatti con Viktor Emil Frankl, il fondatore della Logoterapia.

In Svizzera intraprese studi in psicologia del colore con Max Luscher, Autore del Luscher-Color-Test. In Italia seguì un training in Gestalt-therapy e maturò la formazione in Psicosintesi Terapeutica con i collaboratori più stretti di Roberto Assagioli, l'iniziatore della psicosintesi.
E' membro della Società di Psicoanalisi Critica e in più occasioni fu organizzatore e Segretario Scientifico di convegni di psicologia analitica.

Dal 1978 lavora a Ravenna come libero professionista, facendo dell'attività di analista junghiano il suo impegno primario e sistematico.
Dal 1992 è Direttore dell'I.C.S.A.T. (Italian Committee for the Study of Autogenic Therapy), all'interno del quale diede forte impulso alla sistematizzazione teorica della psicoterapia autogena e ancora contribuisce ad approfondire le convergenze fra la psicologia autogena di Schultz e la psicologia analitica di Jung.
Dal 1995 affianca all'attività clinica quella di docente: tiene lezioni e seminari occasionalmente presso università italiane e straniere e sistematicamente presso diverse Scuole di Specializzazione in Psicoterapia. Costituiscono oggetto elettivo della sua trattazione la teoria del simbolismo, il significato psicologico di simboli archetipici, la dinamica della vita immaginativa, l'elaborazione dei sogni, la tecnica del trattamento analitico.
Ha partecipato come relatore a convegni nazionali e internazionali in Italia, Austria, Francia, Giappone, Svizzera e Ungheria; ha tenuto lezioni e seminari presso centri di formazione analitica come il CIPA di Roma o l'IMPA di Catania e ha svolto relazioni in sedi-simbolo della cultura junghiana come la "mitica" Casa Eranos di Ascona.

Dal 2000 è particolarmente attivo in campo editoriale come saggista e curatore di opere collettive, con una produzione letteraria che assomma a una decina di volumi. I suoi lavori sono stati oggetto di trasmissioni radiofoniche, di servizi televisivi locali e nazionali, di documentari prodotti dalla televisione svizzera e, recentemente, dalla televisione russa.

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