"La Prossima Vita" di Giorgio Cerquetti è una guida spirituale molto utile per conoscerti meglio e programmare volontariamente le tue prossime incarnazioni.
Sì, hai capito bene. Hai il potere di scegliere liberamente dove e come reincarnarti o non reincarnarti più: puoi vivere bene questa vita, ricordare quelle precedenti e programmare felicemente la prossima.
Se ti metti, già da ora, nella giusta condizione per poter scegliere la tua condizione post mortem, faciliti il tuo viaggio futuro. Il passaggio evolutivo consapevole si divide in tre fasi: conoscersi, deprogrammare e riprogrammare se stessi.
Essere onesto e sincero con te stesso è la qualità che ti dà il potere di conoscerti, la voglia di migliorare attiverà il coraggio necessario per deprogrammarti dalle negatività racchiuse nella mente subconscia, il desiderio di essere felici rappresenta l’essenza della nuova fase vitale.
Se dopo la morte non c’è niente, dimenticherai tutto (anche questo libro). Se invece la vita continua, la conoscenza esposta in queste pagine ti darà pace, guida e sicurezza, illuminando il tuo cammino fuori dal corpo.
Ricorda in ogni momento: sei eterno! La morte non distrugge la vita, ma semplicemente ti separa da un corpo fisico. I corpi passano ma tu continui a vivere. Il viaggio continua!
In questo libro Giorgio Cerquetti ti trasmette conoscenze preziose, fondamentali per il miglioramento dell’individuo e della società, in un linguaggio facilmente accessibile a tutti.
Argomenti trattati in questo libro:
- Eternità, felicità, conoscenza;
- La nascita, la morte, il karma e il samsara;
- L’esperienza di premorte, i viaggi astrali e la coscienza fuori dal corpo;
- La rinascita e i ricordi delle incarnazioni precedenti;
- Come i maestri e gli yoghi lasciano il corpo;
- Il libro tibetano dei morti;
- La programmazione consapevole della prossima vita.
Ci troviamo davanti ad una svolta epocale, un vero e proprio Rinascimento spirituale, migliaia di persone stanno lavorando, in varie parti del mondo, per liberare il Grande Gioco della Vita dai recinti emozionali del dogma e della paura.
