«Viene a branchi dall'Atlantico il tonno, oltrepassa la strettoia di Gibilterra e s'espande per il basso e l'alto Mediterraneo, per le coste nord-africane, per quelle sarde, corse, spagnole e francesi. Ma in maggior numero viene a quell'isola grande che incontra al centro del suo cammino, alla Sicilia, incrocio e centro anche di ogni antica navigazione dell'uomo. E sembra, quello del tonno, lo stesso cammino dei fenici, che provenendo dall'opposta parte, dall'Oriente, per le stesse coste navigavano, aprendo empori di scambi d'oggetti e di civilizzazione» (Dal testo di Vincenzo Consolo).
La pesca del tonno, così come ancora oggi viene praticata in alcune aree del Mediterraneo, ha origini che si perdono nella notte dei tempi. In una dissertazione, nella quale fantasia e documentazione procedono concordemente, l'autore ce ne rivela le suggestioni letterarie, senza trascurare gli aspetti economici, sociali e antropologici, che vengono ulteriormente approfonditi nei saggi di Rosario Lentini, Filippo Terranova ed Elsa Guggino. Il corredo illustrativo del volume è costituito da un'antologia iconografica delle testimonianze più significative offerte sull'argomento dalla pittura e dalla fotografia.