www.antoniodecurtis.com del 03 luglio 2013
                              Intervista a Giuseppe Bagnati autore del libro "Totò, lultimo sipario"
                                
							    
                               
                                 
                                
                                
Un altro libro su Totò. E stavolta è un libro insolito e curioso.  Arriva in libreria “Totò, l’ultimo sipario” di Giuseppe Bagnati, che  racconta l’ultima recita a teatro di Antonio De Curtis, che avvenne a  Palermo nel maggio del 1957. Una lunga carriera giornalistica iniziata al Giornale di Sicilia, quindi  a Il Mattino e poi 25 anni alla Gazzetta dello sport, Giuseppe Bagnati,  palermitano, classe 1950, dopo quattro libri di argomento calcistico,  scrive di Totò e ci racconta perché.
Come è nata l’idea di questo libro?
“ Da una grande passione e da una curiosità. La passione è quella per  Totò, che ho avuto fin da bambino. E mi ha sempre incuriosito il fatto  che il principe De Curtis avesse recitato per l’ultima volta a teatro a  Palermo, nella mia città”
E poi?
“Ho cominciato un lungo lavoro di ricerca: dell’ultima recita al  Politeama di Palermo si era parlato in diversi libri. Ma ho cominciato  ad approfondire consultando prima i giornali dell’epoca,  quindi ho  avuto la fortuna e il piacere di incontrare il professor Giuseppe  Cascio, l’oculista palermitano che ha visitato Totò a Palermo e  che ha  redatto il certificato medico che ha fermato l’attività teatrale di  Totò”
Perché l’incontro con Cascio è stato determinante?
“ Perché prima di questo libro, la versione dei medici palermitani era  rimasta confinata nei giornali dell’epoca. Il professore Cascio mi ha  raccontato la visita medica nel suo studio, un tentativo di corruzione  da lui respinto. Ma non voglio anticipare altri particolari che i  lettori troveranno nel libro. Cascio mi ha anche parlato di una tesi di  laurea sulla malattia agli occhi di Totò. Altro argomento che ho  approfondito in un capitolo a parte.”
Quali sono state le difficoltà affrontate scrivendo questo libro?
“Su Totò sono stati scritti tanti libri. Dovevo pertanto dare al mio  lavoro un taglio diverso. Così ho scelto di raccontare la tournee di A  prescindere, dare voce ai personaggi che hanno partecipato: da Franca  Gandolfi, la moglie di Modugno, a Mario Di Gilio, l’imitatore prediletto  da Totò. Insomma ho cercato di raccontare episodi inediti, portare alla  luce particolari finora trascurati. Non è stato possibile reperire un  documento anagrafico sulla nascita a Palermo di Anna Clemente, la mamma  di Totò. Anche se sulle sue origini non ci sono dubbi: lo testimonia  Liliana De Curtis, che ha dato della nonna un ritratto commovente, e lo  stesso Totò nelle dichiarazioni al suo arrivo a Palermo e un lungo  lavoro di ricerca mi ha portato ad escludere che Anna Clemente possa  essere nata altrove.”
Poi ci sono le donne di Totò
“Liliana De Curtis mi ha raccontato casa Totò con la presenza dei due  nonni. Franca Faldini, che prese parte alla tournee prima accanto a  Totò, poi sostituendo una  protagonista,  mi ha dato un’importante  testimonianza e preziosi suggerimenti”
Cosa l’ha colpita in questo lavoro?
“La grande disponibilità, direi anche la gioia, di ricordare Totò. Non  soltanto da parte di chi ha vissuto accanto a lui, ma anche da coloro  che ne coltivano a vario titolo la memoria. E questo sito e la sua  pagina Facebook ne sono la dimostrazione.
C’è  dell’altro in questo libro?
“Per gli appassionati di Totò sarà una bella sorpresa trovare tutte le  foto del programma di scena di A prescindere. Un documento introvabile.  Poi ci cono quattro codici a barre QR attraverso i quali è possibile  visionare altrettanti filmati tramite smartphone. La prefazione di  Gianni Riotta è bellissima. Scrive fra l’altro che dopo aver letto  questo libro, avrete nei confronti di Totò una reazione in più:  ammirazione e rispetto per il suo coraggio e la sua dignità”.