Rassegna stampa

Una raccolta dei migliori articoli di giornale sulle pubblicazioni della Nuova Ipsa editore di Palermo

In questa pagina del sito della nostra casa editrice puoi trovare la lista completa di tutti gli articoli dei principali giornali e testate giornalistiche che hanno effettuato le recensioni dei nostri libri.

La Sicilia del 31 dicembre 2008
Paella a Parigi: un’autobiografia in musica
Il palermitano Vincenzo Pomar fra gli artisti rivelazione dell’anno  
 
Il TG1 gli ha dedicato un servizio nel suo “Doreciakgulp”, Mollica ha definito Vincenzo Pomar e le sue composizioni la rivelazione dell’anno, una vera scoperta nel panorama dei cantautori italiani. Le presentazioni del CD contenente le 12 canzoni del concerto dal titolo i “Bambini di ieri” che accompagnano il cofanetto con il libro autobiografico “Il punto di vista” e il relativo audiolibro letto dall’autore, hanno avuto luogo, ai primi di dicembre, a Roma, Palermo, e Catania, mentre, ora, il tour continua in altre città.
Presentato da Marcello Sorgi e Umberto Contarello al Bibli di Roma, da chi scrive e da Cinzia Gizzi al Kalesa Kursaal di Palermo e da Angelo Scandurra allo Zo Culture di Catania, Pomar e il suo Acoustic Quartet diretto da Maurizio Curcio, hanno avuto uno straordinario successo di pubblico e di critica, saldando la figura dello scrittore autobiografico, crudo eppure capace di poesia, con quella del cantautore dalla fascinosa voce roca e affabulante che ha intrattenuto, tra applausi entusiastici, il pubblico delle prime tappe di questo tour. Nelle pagine del suo libro, scaturito da una vivacissima memoria che non lascia indietro l’infanzia, Pomar tratteggia la sua esistenza da bambino di ieri, come un reportage di avvenimenti intessuto dei vari backstages che ne hanno segnato lo svolgersi, focalizzando, di volta in volta, il suo punto di vista, chiaro, saldo e tenace, che ha definito il senso della sua esistenza di Uomo e Artista.
Vivissime le pagine e i ricordi dedicati all’intensa esperienza parigina, quando a partire dal 1972, Vincenzo condivide nella Ville Lumière, allora luogo dei rifugiati sud americani in fuga dalle dittature dei loro paesi, la vita e le esperienze musicali di quanti vivevano suonando e preparando la resistenza. Rue Monsier le Prince, allora, era il salotto della musica sud americana e, in uno dei locali di quella strada, Vincenzo fa incontri straordinari, impara i ritmi sud americani, mangia paella e impara a suonare magistralmente la sua chitarra e il guiro. Sono gli anni della colonizzazione della notte, delle canzoni di De Andrè, della società che mutava, del mito di Che Guevara, dell’utopia dell’uguaglianza e della volontà di sovvertire cose che si chiamavano guerra fredda, Vietnam, Gerarchie costituite, poteri economici. E’ andata come è andata, ci ricorda Pomar nel suo libro e nelle sue stupende canzoni, siamo ancora tutti troppo lontani dalla saggezza, eppure, tra non poche perdite, il modo è migliore di prima.
Il cofanetto, edito da Nuova Ipsa, è già in tutte le librerie, e la registrazione live del suo concerto si avvale delle splendide esecuzioni di Maurizio Curcio al pianoforte, Gabrio Bevilacqua al contrabbasso, Fabrizio Francoforte alla batteria e Nicolò Renna alla chitarra classica solista.

Giovanna Bongiorno