Rassegna stampa

La Repubblica - Palermo del 11 maggio 2004
L’idioma cortese
 
 
Fra i colori violenti che il mondo ci trasmette riuscire a contattarsi col linguaggio dei fiori sarebbe novità gentile. E per chi volesse recuperare o apprendere i rudimenti di quell’idioma cortese che rischia d’essere irreparabilmente incluso tra le lingue morte, non c’è occasione migliore della presenza in libreria di un volume di Antonio Pavone, appunto dal titolo Fior fiore.
Con un sottotitolo chiarificatore e ulteriormente allettante che allude all’origine ma anche alle storie e ai miti che, dal tempo dei giardini pensili di Babilonia, hanno accompagnato le infinite varietà di cultivar che adesso ci ritroviamo. E che opportunamente l’autore definisce sovrane d’ogni giardino. Peraltro anche in piena sintonia con Confucio che soleva chiedere a Dio un solo conforto nella via: una casa piena di libri e un giardino pieno di fiori. Il volume che è presentato da Manlio Speciale - "tra un fiore colto e l’altro donato", per non dimenticare Ungheretti - ripercorre la storia nel giardino attraverso i secoli.
Lucio Forte