Rassegna stampa

L’Osservatore Romano del 24 novembre 2004
San Gregorio Magno: il Monaco Pastore
 
 
Si celebra quest’anno il quattordicesimo centenario della morte della morte di Papa Gregorio I (540 ca- 640), chiamato dai posteri Magno come il predecessore Leone I (440-461). È dunque l’occasione giusta non solo per rileggere e meditare le sue straordinarie opere teologiche e spirituali ma anche per riscoprire la sua grandezza di uomo e religioso contemplativo, di Pastore e Pontefice. Ci viene incontro ad hoc la recente biografia gregoriana di un giovane sacerdote palermitano, Alessando Maria Minutella, teologo e storico del dogma cristiano. Nel solco di fonti e testimonianze storiche l’autore ricostruisce tuta la densa trama del percorso esistenziale e religioso di Gregorio: dalla nobile origine romana all’accurata formazione culturale, dall’attività laica e politico-amministrativa all’esperienza diplomatica nel mondo bizantino, dalla scelta monastica alla guida del cenobio romano che egli stesso aveva fondato sul Celio, dal ministero papale all’evangelizzazione della Britannia (da lui fortemente voluta e promossa), dalla rdazione degli scritti pastorali, esegetici e agiografici al cammino ascetico e spirituale verso la santità. Ne emerge l’immagine viva dinamica intensa si un grande protagonista del suo tempo, di un costruttore di pace e civiltà a caaliere fra antichità e medioevo, il simbolo e insieme l’estremo artefice del rinnovamento cristiano dell’eredità classico-romana: il ruolo storico svolto dalla Chiesa europea e latino-occidentale. Minutella domina e espone con chiarezza, efficacia la complessa materia: descrive, racconta ma anche scava nell’anima e nei capolavori letterari di Gregorio, in un carrefour di romanzo storico e biografica, divulgazione patristica e storia della spiritualità cristiana.
Mario Spinelli