Carlo Collodi

(Firenze, 1826-1890), pseudonimo di Carlo Lorenzini, giornalista e scrittore noto in tutto il mondo per il romanzo Le avventure di Pinocchio (1881). Tra le sue altre opere si ricordano: I misteri di Firenze (1857), I racconti delle fate (1875), Giannettino (1877) e Minuzzolo (1878). 

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Carlo Collodi, al secolo Carlo Lorenzini  (1826-1890), è stato uno scrittore e giornalista italiano, divenuto celebre grazie al romanzo “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino”, che ancora oggi diverte e appassiona bambini e adulti. 

La critica ha versato fiumi d’inchiostro cercando d’interpretare il significato più intimo (escatologico) del racconto, attribuendogli a volte una semplice valenza educativa, altre iniziatica o esoterica, altre ancora ha evidenziato similitudini tra il protagonista e il Gesù dei Vangeli apocrifi, facendo riferimento alla ricca simbologia racchiusa nel testo.

Secondo Italo Calvino, Pinocchio è l’unico vero picaro della letteratura italiana, seppure in forma fantastica: le sue avventure rocambolesche, a volte scanzonate a volte drammatiche, sono tipiche di questa figura letteraria. 

“Il personaggio è sempre legato a una dimensione di tipo «realistico popolare», dove l’elemento magico e simbolico è certamente presente ma non scalfisce questa verità di fondo.” 

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"Con questo bellissimo e tetro racconto, il 27 ottobre 1881 Collodi concludeva la prima redazione del suo libro. Pinocchio moriva impiccato a un albero, punito per la sua stolidità e disubbidienza, pronunciando un'invocazione già udita altrove: «Oh babbo mio! Se tu fossi qui!». La decisione di Collodi di far crepare il suo burattino può solo appartenere alla logica del terrore. Quella logica alla quale un estimatore d'eccezione, Italo Calvino, riconduceva senza alcun indugio Pinocchio: forse l'unico romanzo italiano, a suo dire, da ascrivere al Romanticismo nero e fantastico. Ne La storia di un burattino non c'è spazio per la metamorfosi edificante: il romanzo, veloce e guizzante, terrificante e cupo, disegna un piccolo universo dominato dal male, dalla falsità, dalla cattiva fede, dalla furbizia." (Salvatore Ferlita) Età di lettura: da 8 anni.

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