Roberto Alajmo

Roberto Alajmo è nato a Palermo nel 1959 e a Palermo insiste a vivere. Collabora con diverse testate nazionali. Fra i suoi libri: Le scarpe di Polifemo (Feltrinelli, 1998), Cuore di Madre (Mondadori, 2003), Nuovo repertorio dei pazzi della città di Palermo (Mondadori, 2004), È stato il figlio (Mondadori, 2005), Palermo è una cipolla (Laterza, 2005), La mossa del matto affogato (Mondadori, 2008), Tempo Niente (Laterza, 2011), Il primo amore non si scorda mai, anche volendo (Mondadori, 2013). I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, svedese e olandese. Dal settembre 2013 è Direttore artistico del teatro Biondo di Palermo.
Per il Palindromo ha pubblicato la nuova edizione dell’Almanacco siciliano delle morti presunte e ha contribuito con uno scritto al libro La parola è un rasoio di Salvo Licata.

copertina del libro Almanacco siciliano delle morti presunte  di Roberto Alajmo SCONTO DEL 5%

 

L’istante prima della fine, l’ultima immagine definita prima che una luce bianca e abbagliante, “la luce davvero troppo forte” delle mattine di fine luglio a Palermo, si trasformi improvvisamente in nero. C’è poco da ricamarci su: quando si muore si muore e basta, niente più parole.

L’Almanacco di Roberto Alajmo è una rivoluzione di prospettiva: racconta, come in una soggettiva, il congedo prima del buio di uomini e donne uccisi dalla mafia in cinquant’anni di guerra in Sicilia. Non si perde in interpretazioni, emozioni, rimpianti. Non c’è il tempo, è giunta l’ora.

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