I disturbi dell’identità e il fenomeno dello sdoppiamento della personalità sono due temi largamente trattati dalla Letteratura e dalla Psicanalisi.
Stevenson, Wilde, Poe, Hoffmann, Borges, Dostoievsky, Tolstoi, Dickens, Maupassant, Pessoa, Rank, Melanie Klein e Freud sono solo alcuni dei nomi delle due discipline citate che si sono occupati di questo argomento.
Non è mai stato fatto lo stesso da parte dell’Omeopatia equesta è una cosa alquanto strana, perché gli Omeopati, nel loro lavoro clinico, s’imbattono quotidianamente in pazienti che presentano disturbi d’identità e, talvolta, anche fenomeni di sdoppiamento della personalità.
In questo libro, diretto a medici omeopati e a psichiatri (ma anche al pubblico che si interessa di questa problematica), il Dr. Zalman J. Bronfman, con più di 30 anni di esperienza come omeopata, sviluppa il tema considerando tre punti di vista, quello letterario, quello psicanalitico e quello omeopatico, e, ovviamente, approfondendo in modo particolare il tema dal punto di vista dell’omeopata, data la sua specifica specializzazione.
Questo è un argomento particolarmente delicato per noi omeopati, sia perché, come afferma lo stesso Bronfman, sono numerosissimi i pazienti che presentano disturbi inerenti il problema dell’identità personale, sia perché il paziente non è quasi mai cosciente di questa problematica e quindi il medico deve stare attento a leggere la ‘verità’ tra le righe delle sue parole, sia perché ci sono autori che, come Rajan Sankaran, ritengono così importante l’argomento dell’identità personale da costruire tutta la loro tecnica della presa e dell’interpretazione del caso clinico proprio su tale aspetto.
Comunque, oltre a questo, quello che veramente spicca e considero una perla preziosa di questo nuovo lavoro di Bronfman è la possibilità che ci viene offerta di arricchirci della sua grande esperienza di Maestro di Omeopatia e in particolare di docente di Materia Medica comparata.