Paramhansa Yogananda
Paramhansa Yogananda è stato il primo grande maestro indiano a trasferirsi in Occidente. Egli è considerato una delle principali guide spirituali dei nostri tempi.
Nacque nel 1893 a Gorakhpur, in India, come Mukunda Lal Ghosh, da una famiglia benestante del Bengala.
A 11 anni, subito dopo la morte della mamma, ebbe una visione della Divina Madre che gli disse di aver sempre vegliato su di lui. A tale figura devozionale Paramhansa Yogananda rimase sempre legato, per tutta la durata della sua vita.
Divenne discepolo a diciassette anni del grande Swami Sri Yukteswar (a sua volta discepolo di Lahiri Mahasaya), presso il cui ashram rimase dieci anni.
Nel 1915, dopo la laurea presso l'Università di Calcutta, entrò a far parte dell'ordine monastico del suo maestro, ricevendo il nome di Swami Yogananda.
Nel 1920 giunse a Boston, in qualità di rappresentante per l'India al Congresso internazionale dei leader religiosi. Qui, nello stesso anno, fondò l'associazione religiosa Self Realization Fellowship (SRF), poi stabilita definitivamente a Los Angeles nel 1925.
Per oltre trent'anni, con innumerevoli viaggi, conferenze e lezioni, espose al mondo occidentale gli insegnamenti dello Yoga e della meditazione.
Egli sceglieva i suoi discepoli seguendo le indicazioni ricevute dalla Divina Madre, tutte le volte in cui veniva invocata.
Nel 1935 compì un lungo viaggio tra Europa e Africa per fermarsi poi, oltre un anno, in India, dove il suo maestro Sri Yukteswar gli conferì il titolo monastico di Paramhansa (cigno supremo).
Entrò in Mahasamadhi il 7 marzo 1952, lasciando sia all'Oriente che all'Occidente un'immensa eredità di ordine spirituale e morale, testimoniata e diffusa in tutto il mondo.
Gli insegnamenti di Paramhansa Yogananda sono contenuti nel libro Autobiografia di uno yogi e in molti suoi scritti, lezioni, discorsi e commenti, pubblicati in oltre 25 paesi. Fu soprattutto nei suoi ultimi anni di vita che Paramhansa Yogananda, smise di viaggiare e si dedicò alla stesura di numerosi libri, per lasciare insegnamenti scritti, quindi permanenti, a tutta l’umanità.
Yogananda ha dato risalto ai principi eterni alla base di ogni religione.
Il suo scopo era quello di aiutare i ricercatori sinceri della Verità, indipendentemente dal loro credo, a ottenere l’esperienza interiore e diretta di Dio.
Egli ha insegnato che l’essenza intima di ogni religione è la stessa: la via per l’unione con l’Infinito, conosciuta come “realizzazione del Sé”.
Per aiutarci, Yogananda ha trasmesso l’antica scienza del Kriya Yoga, insegnando pratiche spirituali facilmente accessibili ai ricercatori occidentali, per far sì che tutti possano vivere la propria esperienza diretta con Dio, senza difficoltà.
Tali tecniche yoga risultano altamente efficaci, nonostante la loro estrema semplicità nel metterle in pratica. Il loro fine ultimo è quello di far sì che tutti, attraverso la propria energia e risvegliando la propria coscienza, possano donare nuovo vigore al corpo, alla mente e alla coscienza. Ques’ultima, mortale e limitata negli uomini, trova la sua massima realizzazione nell’unione con la coscienza di Dio.
A prescindere dal credo religioso al quale gli esseri umani vengono avviati e si sentono legati, essi devono ritrovare la serenità, la strada della meditazione quotidiana, l’armonia in sé stessi e con gli altri.
A prescindere da come viene chiamato nelle diverse lingue Dio è sempre uno, ed è l’unico a poter sollevare da tutti i mali: fisici, mentali e spirituali.
La meditazione è lo strumento più efficace per condurre una vita appagante, per accettare di buon grado anche i momenti meno piacevoli, i propri difetti e le negatività che a volte si presentano nella nostra vita; essa è perfetta inoltre per ritrovare sé stessi, la propria anima, la propria coscienza e avvicinarsi sempre di più alla dimensione divina.
Gli insegnamenti di Paramhansa Yogananda sono diventati importanti punti di riferimento per tutto il mondo, persino per personalità di grande rilievo e guide spirituali alla stregua del Mahatma Gandhi.