Simonetta Agnello Hornby
Figlia dei baroni Don Francesco (Cicì) Agnello Gangitano, Barone di Signefari, e Donna Elena Giudice Caramazza è cresciuta in Sicilia e nel 1965 ha ottenuto una borsa di studio Fulbright presso la University of Kansas. Nel 1967 ha conseguito il dottorato in giurisprudenza e si è poi specializzata avvocato minorile e giudice in Inghilterra, dove si era trasferita dopo aver sposato un cittadino inglese. Vive a Londra dal 1972 ed è presidente del Tribunale Special Educational Needs and Disability.
Ha fondato nel 1979 uno studio legale nel quartiere londinese di Brixton, che si occupa prevalentemente delle comunità immigrate musulmane e nere e che è stato il primo studio in Inghilterra a dedicare un dipartimento ai casi di violenza all'interno della famiglia[1]. Ha insegnato Diritto dei minori all'Università di Leicester.
Ha preso la cittadinanza inglese.
Il romanzo d'esordio La Mennulara, bestseller tradotto in 19 lingue, ha ricevuto il 7 giugno 2003 il "Premio Letterario Forte Village". Nello stesso anno ha vinto il Premio Stresa di Narrativa e il Premio Alassio Centolibri - Un Autore per l'Europa ed è stata finalista del Premio del Giovedì "Marisa Rusconi". Nel 2019 è uscita un'edizione rivista del romanzo, comprendente alcuni capitoli che l'autrice ha indicato come "perduti" in occasione della prima versione[2].
Nel 2014 ha condotto il programma televisivo Il pranzo di Mosé sul canale Real Time.
Nel 2015 è protagonista con il figlio George del docu-reality Io & George, in onda su Rai 3. Il format rappresenta un viaggio da Londra alla Sicilia per sensibilizzare sulle problematiche delle persone disabili.
L'11 settembre 2016, nel pomeriggio di Canale 5, prende parte alla puntata speciale di Forum dal titolo I nuovi diritti in qualità di giudice arbitro nel dirimere una causa.
Mimmo Cuticchio
Cuticchio è un importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell'Opera dei Pupi, oggi iscritta tra i Patrimoni orali e immateriali dell'umanità dell'UNESCO. Figlio del noto puparo Giacomo Cuticchio, nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. Nel 1977 fonda l'associazione "Figli d'Arte Cuticchio", che si prefigge di salvaguardare l'arte dell'Opera dei Pupi.
È apparso nel film Il padrino - Parte III di Francis Ford Coppola e nel film documentario Prove per una tragedia siciliana; ha partecipato al film Cento giorni a Palermo di Giuseppe Ferrara come voce narrante nel monologo finale da lui scritto, ed è stato coprotagonista del film Terraferma, di Emanuele Crialese.
È anche attore che sa alternare sulla scena il tono cantilenante del cantastorie con vari stili e registri. Nel 2015 la collezione di Pupi siciliani iniziata dal padre è stata acquisita dalla Fondazione Sicilia, ed è ora esposta a Palazzo Branciforte.
Cuticchio ha di fatto creato una nuova generazione di allievi che si ispirano alla sua recitazione e allo stile del "cuntaro" (cantastorie) siciliano.