Rassegna stampa

Una raccolta dei migliori articoli di giornale sulle pubblicazioni della Nuova Ipsa editore di Palermo

In questa pagina del sito della nostra casa editrice puoi trovare la lista completa di tutti gli articoli dei principali giornali e testate giornalistiche che hanno effettuato le recensioni dei nostri libri.

Libero del 30 dicembre 2008
Da skipper a cantautore, sulle orme di Conte e De André
Il debutto di Vincenzo Pomar  
 
Da Palermo a Palermo, e in mezzo un viaggio infinito. Quasi scontato, per un siciliano innamorato del mare e della strada come Vincenzo Pomar, cantautore nell’anima e musicista per caso, lui che ha fatto un po’ di tutto, dall’assicuratore allo skipper. Alla tenera età di 53 anni ha pubblicato il suo primo album ufficiale "I bambini di ieri", titolo che sa di riflessione malinconica sul passato. Nulla di più sbagliato: l’album, sospeso tra jazz e canzone d’autore, è un atto d’amore verso la vita e il presente. Nelle dodici tracce c’è l’eco dei padri nobili del cantautorato.
Léonard Cohen per gli arrangiamenti acustici morbidi e raffinati curati da Maurizio Curdo, coautore delle musiche, Paolo Conte (ascoltare per credere l’attacco swingato al pianoforte della festosa "Irresistibile"), Fabrizio De André nell’ironia di certe filastrocche ("Non è vero che la gente sia cattiva di natura, qualche volta si confonde soprattuto per paura", da "Il segreto della vita"). E poi l’irriverente Fred Buscaglione e il Fossati più tropicalista, «Forse perché mi sono innamorato della musica sudamericana da ragazzo, quando per anni ho vissuto nel Quartiere Latino di Parigi», ride Pomar, già al lavoro su 20 brani da cui uscirà il secondo album.
«Fino ad oggi la mia vita è stata il mare, tra le Eolie e le Egadi, dove lavoro come skipper. Ma da un anno a questa parte la musica sta riconquistando il posto che meritava».
Di Vulcano, Lipari e Salina nella musica del cantautore siciliano non c’è traccia, se non nello scorrere caldo e magmatico delle note.
La sua storia invece è finita su "Il punto di vista", autobiografia per aneddoti in vendita insieme al cd in un cofanetto pubblicato da Nuova Ipsa Editore. Ne esce il ritratto di un uomo sereno: «Sono felice di aver realizzato questo album adesso - confessa Pomar - con la maturità di un adulto e l’entusiasmo di un bambino». Un percorso filato via tra amori, avventure scanzonate e errori che potevano costare caro, come un viaggio in Italia con mille pillole di acido in tasca, negli anni Settanta. «Dopo tutto - continua il musicista-skipper - è vero il detto secondo cui è importante sapere dove andare, senza sapere come. Quello che sono oggi lo devo al mio viaggio personale». Un viaggio che, alla fine, lo ha riportato a Palermo, a cui ha dedicato una canzone ("Palermo per sempre") in cui la descrive bellissima e presuntuosa, orgogliosa e arrogante: «Questa città si è sempre sentita una capitale europea - sottolinea - stiamo vivendo una situazione difficile, con tanti problemi e energie inespresse. Molti palermitani si sentono amanti traditi. Ma io, ottimista, ho una fiducia incrollabile». 

 
Massimiliano Mineo