Levio Cappello
Il serpente, questo stupendo animale, purtroppo, non gode di molti estimatori positivi, anzi incarna, nell’inconscio collettivo, il principio della presenza ingannatrice e del male in senso lato. Proprio per questo motivo la sua specie non è così protetta come invece meriterebbe. Spesso questi affascinanti vertebrati sono oggetto di assurdi pregiudizi e di pesanti superstizioni. Così i serpenti subiscono vere e proprie violenze e torture da parte degli esseri umani. Alcune specie sono addirittura a rischio di estinzione. Al contrario di quanto i rettili ci evocano sul piano dell’immaginario collettivo, in era precristica per molti popoli il serpente era addirittura accreditato come creatura superiore, divina o semidivina. Nel bacino del mare Mediterraneo, esso era usualmente valutato quale creatura salvifica, ispiratore dell’immortalità, preludio
alla resurrezione e creatura simildivina, incarnante profondi principi taumaturgici e curativi.
Sorprendentemente questi attributi vengono riscoperti dalla sperimentazione omeopatica e i rimedi presenti nella materia medica sono indagati a fondo dall’autore. L’eccezionale potenza degli archetipi si dispiega così sotto gli occhi dello studioso a tutto beneficio dei loro pazienti.
Un’opera accurata, informata e appassionata che colma una lacuna nella letteratura omeopatica internazionale.