Salvatore Pedone
Salvatore Pedone (Palermo nel 1942). Laureato in filosofia. Bibliotecario a riposo. Nel Comune di Palermo ha lavorato nell’omonima Biblioteca e nell’Archivio storico; ha contribuito alla nascita della Biblioteca multimediale di Villa Trabia. Ha riorganizzato la Biblioteca della Fondazione Leonardo Sciascia di Racalmuto, introducendo il sistema decimale Dewey e concentrato il materiale librario in unico locale; ha iniziato la catalogazione del carteggio di Leonardo Sciascia, nonché quello dello storico Francesco Guardione e l’altro del giornalista Giacomo Gagliano. In tempi recenti ha svolto attività di coordinamento per la rivalutazione della Biblioteca della Galleria d’Arte moderna di Palermo e successivamente per il recupero degli antichi fondi librari in deposito nella chiesa di S. Michele Arcangelo, annessa alla Biblioteca del Comune. Ha insegnato biblioteconomia e storia del libro in diverse sedi. All’attivo l’organizzazione e/o partecipazione ad una serie di mostre bibliografico documentarie: “L’età normanna e sveva in Sicilia” a Palazzo dei Normanni, due edizioni di mostre “Il manoscritto madonita” a Petralia, “Mostra fotografica Palermo”, con Rosario La Duca, allo Spasimo, “Scrittori siciliani del Novecento” a Palazzo dei Normanni.
Ha collaborato ai quotidiani L’Ora e la Sicilia, alle riviste Kalòs, Il Pitrè, Nuove Effemeridi, Antiqua, Mirror, Palermo Wedding, Palermo, rivista mensile della Provincia.
Tra le pubblicazioni: Cartoline postali illustrate (1983); Bollettino della Biblioteca del Centro siciliano di doc. Giuseppe Impastato (1984), I manoscritti scientifici della Biblioteca Comunale di Palermo (1985); con Rosario La Duca, Giuseppe Garofalo incisore (1986) e I Gramignani e i Di Bella, due famiglie di incisori siciliani (1986); La fontana Pretoria a Palermo (1987); Il portolano di Filippo Geraci (1987); Saggio introduttivo a D. Lo Faso “Del Duomo di Monreale e di altre chiese siculo normanne (1995); Antiche e miracolose immagini. Stampe popolari dalla collezione del Museo Pitrè (1995); L’ atto pubblico di fede solennemente celebrato nella città di Palermo à 6 aprile 1724 dal Tribunale del S. Uffizio di Sicilia (1997); Frontespizi siciliani (1998); Consuetudines Felicis Urbis Panhormi (2001); Descrizione della Biblioteca della Fondazione Mormino (2002); Zibaldone palermitano (2016).
Mario Di Liberto
Mario Di Liberto (Palermo 1942). Laureato in chimica, ha insegnato presso istituti tecnici e professionali della città. Studioso di storia, si dedica alla ricerca d’archivio e segue le attività delle principali associazioni culturali della città. È appassionato cultore della toponomastica cittadina, e dal 2002 è componente della Commissione toponomastica del Comune di Palermo. È socio dell’UNUCI, del Circolo Ufficiali, dell’Istituto del Nastro Azzurro, dell’ANISA, e di altre associazioni culturali che hanno come fine lo studio e la conoscenza della città.
Ha pubblicato, insieme all’architetto Adriana Chirco: Via Libertà ieri e oggi (1998); Via Notarbartolo, ieri e oggi (2000); Via Ruggero Settimo, ieri e oggi (2002); Via Roma. La strada “nuova” del ‘900 (2008); Via Dante. Ville e palazzi; vetrina di un’epoca (2011); Quattro Canti di Palermo. L’Ottagono del sole (2013); Il Cassaro di Palermo. Atmosfere & Architetture tra Porta Nuova e Porta Felice (2017).
Ha anche pubblicato il Nuovissimo stradario storico della città di Palermo (2 voll. 1993-95), premiato con il primo premio nel concorso storiografico “Un comune, un quartiere, una storia”, bandito nel 1991 dalla Provincia Regionale di Palermo), e Le vie di Palermo (2006).
Nel novembre 2012, ha pubblicato la sua più impegnativa opera: Palermo. Dizionario storico toponomastico, in due volumi, in cui gli oltre 4.000 toponimi della città sono presentati sotto forma di dizionario storico-etimologico, con notizie riguardanti la loro origine, la loro storia, il loro significato, nonché la loro esatta ubicazione.