Letteratura - Romanzi

Selezione di testi di varia: biografie, carteggi, gialli, classici, poesia, racconti, romanzi storici, romanzi, noir, storia della Sicilia, storia e tradizioni popolari.

In una Sicilia aspra e solare, Fernanda, erede di una famiglia aristocratica, si trova costretta a combattere invano per cercare di salvare la madre Sonia da un patologico attaccamento alla bottiglia. Sarà Pippo, l'ultimo compagno di Sonia, a consentire a Fernanda di scoprire che dietro quella dipendenza c'è una triste storia di abusi che la madre ha subito, da piccola, proprio all'interno della sua famiglia. Dopo la morte di Sonia, nonostante la notevole differenza d'età, tra Fernanda e Pippo nascerà una contrastata storia d'amore che li porta dapprima a separarsi, per poi ritrovarsi grazie all'aiuto di Ahmed, un immigrato di seconda generazione che è il miglior amico di Fernanda. Insieme, Pippo e Fernanda cresceranno la figlia Giulia ma nuove sfide li attendono, e solo alla fine Fernanda ritroverà finalmente la serenità. Una storia incentrata sulle sfide che una coppia deve affrontare per poter stare insieme, nonostante il dolore della perdita ed il coraggio necessario per ripartire, nonostante tutto. ...
€ 15,00 15,00
copertina del libro La contessa Adelasia di Leda Melluso
SCONTO DEL 5%
Le storie più belle sono quelle meno conosciute,  forse perché hanno un sapore nuovo. La contessa Adelasia, dopo la morte del marito Ruggero (1101), gran conte di Calabria e di Sicilia, diventa reggente per conto del figlio Simone. Questi, fragile di salute, muore. Le speranze di Adelasia, adesso, sono riposte in Ruggero, il suo secondogenito. Adelasia del Vasto è una donna con un destino segnato da ostacoli. Trasferisce la capitale della contea a Palermo, città già splendida durante il dominio arabo, governa con saggezza acquistando il favore di latini, bizantini, ebrei, arabi, tutte le etnie presenti nel territorio. Ma molti nobili normanni cospirano contro di lei che è di origini lombarde e quindi una straniera. Donna abile e astuta, riesce a sventare ogni congiura. Ha in mente un progetto: creare il Regno Normanno di Sicilia, in modo che diventi il più potente del Mediterraneo. Per realizzarlo non esita a diventare regina, moglie di Baldovino, re di Gerusalemme. Il destino le è favorevole, ma riuscirà nel suo intento? Di lei, madre di Ruggero II e bisnonna di Federico II,  inspiegabilmente non resta che un tenue ricordo. ...
€ 15,11 15,90
copertina del libro Le canaglie di Angelo Carotenuto SCONTO DEL 5%
Le canaglie è la storia corale di un gruppo di giovani e del Paese spaccato in cui la loro vicenda prende vita. Quel gruppo è la squadra di calcio più folle che sia mai esistita in Italia, la Lazio dei maledetti, che in poco più di cinque anni, fra l’ottobre 1971 e il gennaio 1977, supera gli avversari in campo ma finisce per distruggere se stessa, passando dalla serie B allo scudetto – nella domenica in cui gli italiani votano per il divorzio – e proiettata verso un epilogo che nessuno poteva immaginare. Sono loro le canaglie, calciatori ventenni che girano armati, si lanciano con il paracadute, scatenano risse al cinema e al ristorante, fuggono dai ritiri per andare al night. Una compagnia di irregolari divisa in due bande: dal lunedì al sabato sono nemici, la domenica diventano fratelli, uno di fianco all’altro, con la maglia biancoceleste. Le canaglie arrivano al successo facendosi la guerra, tramando, sparandosi addosso, ribaltando amicizie e legami. Stanno cominciando gli anni di piombo e la strategia della tensione, l’Italia stessa del resto è divisa e vive la nascita e l’ascesa delle Brigate Rosse, gli omicidi politici, il caso Pasolini, l’uccisione dei magistrati Coco e Occorsio. Si infiammano le battaglie per divorzio e aborto, nascono le radio libere, nelle curve gli ultrà organizzano e dominano l’urlo delle tifoserie. Il ruolo di blandire il Paese ce l’ha la tv: Canzonissima, Carosello, Rischiatutto. Angelo Carotenuto per raccontare tutto questo, per trasformarlo in romanzo e letteratura, inventa la voce mesta e malinconica, ironica e coinvolgente, di Marcello Traseticcio, fotografo di un quotidiano popolare della capitale e testimone del suo tempo, quando da paparazzo della Dolce Vita si è dovuto riciclare come reporter di nera e di sport. Attraverso di lui i ricordi si mescolano alla cronaca, il resoconto reale degli anni Settanta di Roma e dell’Italia si specchia nel desiderio di una gioventù che cercò di spezzare e di rifare il mondo. Le canaglie è un’epopea trascinante che si immerge in un capitolo enigmatico e controverso della nostra storia, è il diario intimo di uomini e donne famelici e senza scrupoli, un’elegia di cose e di vite perdute, priva di rimpianti. ...
€ 15,20 16,00
copertina del libro Bludimetilene di Barbara Ottaviani SCONTO DEL 5%
Margherita è un letto, il 309; è il vegetale, la miracolata, un caso che va studiato per arricchire l'elenco delle pubblicazioni da presentare a qualche convegno. Margherita è una che un nome non ce l'ha e che si trova in una condizione che pare sfuggire all'umana comprensione, una condizione che è condanna e liberazione allo stesso tempo. Vittorio è l'irregolare, l'uomobambino dalla personalità controversa che va in giro con gli auricolari e la musica a palla per non sentire la gente: “perché un conto è vederla e sentirla, un altro è vederla soltanto”; ma che la gente è pronto a salvarla a costo della sua stessa vita. Due vite ai margini che nonostante l'orrore del vuoto intorno scelgono di vivere piuttosto che sopravvivere. Il sogno e la musica segnano il passo lungo il viaggio alla ricerca del significato autentico del loro stare al mondo. La foto in copertina è di Carlotta Magliocco. ...
€ 9,50 10,00
copertina del libro La principessa Tam Tam e il sedicente conte di Antonio Fiasconaro
SCONTO DEL 5%
Da che mondo è mondo, di “conti Max” ce ne sono stati e sempre ce ne saranno. Imbroglioni, millantatori, arrampicatori sociali, arruffoni e perché no, anche eleganti ciarlatani.  Non tutti sanno però chi effettivamente sia stato Giuseppe Abatino, detto Pepito, sedicente conte di Calatafimi, enigmatico personaggio vissuto a cavallo tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Non tutti possono immaginare come dall’oggi al domani abbia fatto la sua fortuna e anche quella di una celebre soubrette afroamericana che calcò i palcoscenici di tutto il mondo, l’indimenticata Josephine Baker. In questo libro ripercorrendo le tracce, si restituisce alla memoria la storia di un personaggio palermitano che operando dietro le quinte ha contribuito al successo e all’immortalità della bellissima principessa tam tam   ...
€ 13,30 14,00
copertina del libro Uomini in gonnella - outlet di Pascal Schembri IN PROMOZIONE
Dopo romanzi, thriller, inchieste sulla violenza coniugale e in generale sulle donne, dopo saggi biografici su grandi personaggi della cultura internazionale e del cinema, Pascal Schembri approda con quest’opera all’autofiction, mantenendo ad altezza d’uomo il bersaglio del tema sociale e ben calibrata la tensione tra i generi. Il libro nasce come un’altra inchiesta, un’indagine sulla femminizzazione del maschio coniugato e i rapporti di potere all’interno della coppia e della famiglia, per poi svelarsi un lavoro motivato da un intimismo che ne traccia con sincerità le intenzioni aggiungendo il valore della genuinità alle riflessioni di un uomo perfettamente calato nei problemi del suo tempo. Famiglie divise in cui i genitori paterni non possono frequentare i nipotini, mogli che dominano apertamente o in modo subdolo, consapevolmente o d’istinto il maschio con cui condividono la vita, gattemorte e tiranne, poveri frustrati e maschi asserviti si avvicendano nel panorama di queste pagine in cui l’infelicità relazionale si erge a protagonista di un’epoca socialmente confusa. ...
€ 1,00 14,00
copertina del libro Il segreto dell
SCONTO DEL 5%
La frenetica ricerca, da più parti e attraverso i secoli, degli averi nascosti di un mercante siracusano accusato di eresia fa da trama ad una vicenda in cui si stratificano fatti storici e di fantasia. Conflitti di pensiero, aberrazioni religiose, crisi mistiche, deliri di potere si alternano in un incalzante sequela di avvenimenti tutti fermamente aderenti (con precisione di data) alla storia della Sicilia spagnola. Il contradditorio ruolo del Tribunale dell’Inquisizione, la teatralità delle pene ingiuste, i contrasti per l’esercizio del potere, la Palermo nuova che nasce all’insegna del barocco, fanno da scenario a vicende personali che ne escono schiacciate. Storie d’amore incrociate navigano verso un incerto destino. Credenze popolari e linee di pensiero umanistico si oppongono al nascente razionalismo scientifico mentre nell’ombra operano alchimisti e indovini alle formule dei quali, molti, di ogni strato sociale, demandano il rapporto con il sovrannaturale. Una serrata lotta contro enigmi, esposti in sequenza dai messaggi segreti, coinvolge intelligenze distanti trecento anni. Verranno risolti in chiave colta consultando l’opera postuma dell’abate Tritemio e comparando revisioni storiche con ricerche d’archivio. Colpi di scena improvvisi, eventi tragici o misteriosi lasciano spazio, infine, al tema di fondo che vuol far luce sul bisogno di una corretta formazione culturale, morale e umana degli operatori religiosi, non sempre adeguata ai tempi ed ai climi sociali e soffocata, oggi come allora, da fuorvianti motivazioni ed esposta all’insidia delle umane debolezze. Il collante narrativo è ridotto al minimo, in una storia che con formula diaristica procede per scene e dialoghi, lasciando spesso al lettore il gusto dei collegamenti necessari allo sviluppo della vicenda. Salvatore Requirez, nato a Palermo nel 1957, medico, ha diretto diverse aziende sanitarie del servizio pubblico. Nel 1991 è vincitore del secondo premio di Storiografia Municipale bandito dalla Provincia Regionale di Palermo con l’opera inedita Una città tra le ville. Ha fino ad oggi pubblicato: Le Ville di Palermo (1996), presentazione di Dacia Maraini; Targa Florio (1997) con la presentazione di Luca Cordero di Montezemolo che nel 1998 riceve la targa d’onore al Premio Bancarella Sport; I campioni della Targa Florio (2003); il romanzo Il Leone di Palermo (2005) e Storia dei Florio (2007); il romanzo Di nessun colore è stato pubblicato nel 2008. Nel 2013 pubblica La regina delle Madonie.  ...
€ 18,05 19,00
copertina del libro Come è stata la notte? di Giuseppe Lentini SCONTO DEL 5%
Com’è stata la notte nell’oblio? La notte dell’anima, di una vita mal spesa, di un tunnel di cui non si vedrà la fine? Un uomo un giorno si sveglia e non si riconosce: la moglie, la casa, il suo lavoro, tutto è come dentro un caleidoscopio, dentro un contenitore che gli appare del tutto estraneo. L’unica via è la fuga. In un lungo peregrinare si intrecciano storie, un cane irlandese diventa il più intimo amico e una donna mulatta lo battezza, donandogli un nome nuovo, forse una speranza. Ma è forse un nome a definire una persona? A dirci chi siamo? Una storia che arricchisce chi la legge, piena di suggestioni, di testo nel testo, di una voce elegante che parla, sussurra, riflette. L’autore riprende un’eco pirandelliana, la sviluppa e la porta avanti con raffinatezza e un’innata dolcezza, sembra quasi mettersi (o metterci?) una mano sulla coscienza, sul riassunto di una vita… vissuta? ...
€ 13,30 14,00
copertina del libro Venere in burqa di Pascal Schembri SCONTO DEL 5%
L’adolescenza di Leila in Afghanistan, i dissesti della sua patria martoriata e i rovesci che ne hanno determinato l’esilio fanno da piedistallo a una solida vicenda dai risvolti dolorosi ancorché piccanti, che la vede protagonista di un’esperienza di schiavitù coniugale insolita in virtù delle sue peculiarità etnico culturali. Il burqa integrale, strumento di rispetto verso la femmina imposto da una discutibile interpretazione del Corano nella terra di origine, diventa in Italia arma di asservimento che poggia la propria insidia sulla capacità di suscitare fantasie esotiche. Il mantello e cappuccio intesi a proteggere la donna dalla vista concupiscente degli sconosciuti si fa oggetto di richiamo per una mercificazione altrimenti tristemente comune. La storia di prostituzione alla periferia di Milano si tinge così di una morbosità stravagante che non basta a stemperare lo squallore e il degrado in cui è immersa la vicenda, né tantomeno ad attenuare la sofferenza narrata dalla protagonista. Leila ne esce come una vittima cosciente della propria sfortuna, una donna di statura morale superiore a quella che lei stessa credeva di possedere. Pascal Schembri ne trascrive con voce appassionata la discesa agli inferi e la successiva emancipazione, spaziando nello stile dal racconto in prima persona al reportage, fino all’intervista pura e semplice, fornendo un esempio di maturità narrativa degna della sua esperienza impegnata nel sociale....
€ 9,50 10,00
copertina del libro Acquasanta di Barbara Ottaviani SCONTO DEL 5%
“Forse è l’Acquasanta ad avere qualcosa di speciale per via dell’acqua miracolosa che si dice sgorgasse da questo posto”. Acquasanta è un antico sobborgo marinaro di Palermo. Lungo la strada che lo costeggia un camion travolge una bambina che in fin di vita viene trasportata in ospedale e ricoverata in rianimazione dove l’infermiera che l’accoglie rimane rapita da quel piccolo corpo in coma che “gli occhi li tiene aperti” e odora di buono e finirà col far ruotare la propria vita intorno ai luoghi e alle persone che alla bambina sono legati. La storia non sembra avere una collocazione temporale, in continuo rimando tra sentimenti perduti di un mondo antico, rappresentato simbolicamente dallo scenario dell’Acquasanta e la drammaticità del reale che accade quotidianamente in una stanza d’ospedale. L’elemento che affascina e allo stesso tempo inquieta è l’atmosfera rarefatta della storia, sospesa come la bambina nel letto d’ospedale, come una natura morta. Eppure intorno i personaggi si muovono, percorrendo millimetri ogni ora, forse qualche centimetro al giorno nel loro stare al mondo. Un racconto in cui, sebbene l’assenza di speranza sembri condurre inevitabilmente alla paralisi irreversibile, la forza propulsiva dell’amore stravolge anche gli esiti più prevedibili....
€ 8,55 9,00
copertina del libro C SCONTO DEL 5%
Come in un racconto fiabesco la Vucciria che Giacomo Cimino ci consegna non può che essere quella del … c’era una volta. Una volta, quando? Inevitabilmente nel tempo della memoria di un testimone che ne ha seguito le vicende incarnate nel suo vissuto personale e in quello della sua famiglia, nella culla protettiva del quartiere, madre di mille e una storia, tutte degne di una narrazione.  Una memoria che affonda le radici negli anni Cinquanta, gli anni in cui Giacomo fa i primi passi sotto lo sguardo vigile dei suoi, titolari di un noto panificio del quartiere, conquistando spazi sempre più ampi negli ambiti prossimi alla bottega e che solo col tempo diventeranno la Vucciria, un seducente caleidoscopio di volti, voci, colori, odori. Ma gli anni Cinquanta sono anche gli anni in cui Palermo con i suoi quartieri storici e i suoi mercati avverte i primi, anche se ancora deboli segnali di una mutazione che ne avrebbe modificato nei due decenni successivi in maniera radicale gli assetti urbanistici e socioantropologici.  A chi con Giacomo condivide l’impietosa anagrafe incisa nei Cinquanta e che come lui ha sperimentato l’avventura di seguire genitori, nonni o parenti prossimi nei meandri della spesa alla Vucciria o in altri viciniori mercati, quel mondo non poteva che sembrare l’unico possibile, sottratto alla temporalità come in una magia ogni giorno rinnovata sulle balate sempre bagnate, specchio per una moltitudine in movimento di uomini, donne e bambini. Uno spazio che oggi ci piace ripensare come una comunità articolata in ambiti di vicinato che Giacomo ricostruisce con devota attenzione e topografica attitudine, a calata maccarrunara, i cutiddieri, via pannieri, le tre chiese di Sant’Antrìa, San Domenico e infine a chiazza, Piazza Caracciolo e la sua celebre e infida scalinata verso la Via Roma, l’altra città che il progetto ottocentesco aveva sostituito a una parte dell’antico quartiere talmente degradato da preferirne più che la bonifica la distruzione. La vicenda della ditta Cimino, raccontata con misura e gusto nelle sue alterne vicende e nel drammatico quanto emblematico epilogo, fa da baricentro di una ricostruzione che non si fa schermo di intellettualismi per mettere in ombra la sua schietta natura di narrazione soggettiva nata da un vissuto riproposto senza enfasi e retorica. Nel mosaico di personaggi incastonati in questi ristretti e perciò spesso conflittuali spazi di relazione, alcuni con le loro voci e il loro dialetto si stagliano a tutto tondo e poco importa se per tratti positivi o negativi, quasi a residiare come geni loci uno spazio che anche per merito di Giacomo è destinato a diventare mitico, marca territoriale forte di una identità che continuamente viene rinnovata dall’inesorabile fluire delle generazioni e cui oggi contribuiscono, come nel passato, artisti, fotografi , registi e scrittori più o meno noti....
€ 14,25 15,00
copertina del libro Anche i prof hanno un cuore di Anna Antonini SCONTO DEL 5%
Oltre 200 voci per descrivere con franchezza e con brio vari aspetti del mondo scolastico: un solidale passaggio di informazioni, da Sala Professori, tra un’insegnante di lunga e variegata esperienza professionale e i giovani colleghi, in particolare i volenterosi che intraprendono l’insegnamento nella Scuola Media. Il docente agli esordi può trovare in queste pagine suggerimenti per il proprio lavoro; il prof in piena attività testimonianze attendibili e spunti di riflessione; chi ha lasciato, o si appresta a lasciare la scuola, un’occasione per ricordare momenti trascorsi. Il libro è consentito anche ai genitori che desiderano sapere qualcosa di più sulla scuola, e non è vietato agli studenti che vorrebbero capire un po’ meglio i loro insegnanti. All’età di dieci anni, l’aveva dichiarato in un tema di prima media, non aveva ancora idea del lavoro che un giorno avrebbe svolto, affermava però di sapere con certezza cosa non avrebbe mai fatto: l’insegnante. L’autrice racconta di essere entrata nella scuola «senza entusiasmo, per momentaneo ripiego, nella vaga e indeterminata attesa di fare altro. Avvenne poi come per quel giovane della parabola, il quale, al padre che gli diceva di andare a lavorare nella vigna, aveva risposto di no, che non ci sarebbe andato, ma poi ci andò e lavorò alacremente, fino al tramonto». Oggi, dopo quarant’anni di servizio, di cui la maggior parte nella scuola media, scrive: «La mia carriera di docente, che cronologicamente si avvia alla conclusione, in un certo senso non finirà mai, perché un insegnante resta un insegnante per sempre, proprio come avviene per i preti e per i carabinieri». ...
€ 13,30 14,00
copertina del libro Il Segmento Aureo di Lorenzo Matassa SCONTO DEL 5%
Il Segmento Aureo è uno stupendo romanzo sulla Storia. La storia dell’uomo, la sua predestinazione, il suo essere parte di un generale e necessario progetto sono uno scenario per parlare di passioni profonde come l’impegno morale, la vendetta, la fede, il tradimento, l’arte e l’amore. La proporzione divina e la regola di equilibrio dell’universo impongono che esista il male, il dolore e la morte come corrispettivi delle cose sublimi ed eterne che all’uomo sono concesse. Un invisibile tessitore annoda le trame e gli orditi dei destini umani. Artico Blinder è un predestinato dalla sorte che ha inciso sul suo corpo segni indelebili: la deportazione, il numero della divina proporzione e sublimi ali tatuate. Nell’ultimo giorno della sua vita egli narra l’incredibile racconto della propria reincarnazione da profugo ebreo moribondo ad abile e ricchissimo scopritore dell’oro del Terzo Reich. Ribattezzato con il nome di un ghiacciaio cieco, disperso e semiaffondato nelle acque di un’esistenza tempestosa in cui annegamento e speranza di emersione si susseguono senza soluzione di continuità e senza un’apparente ragione, Artico Blinder attraversa indenne il sentiero al limitare della morte senza mai cadervi dentro. Ciò che tiene uniti i tasselli di quel destino (e del destino di milioni di uomini) è l’amore per Eloise Brown. Il centro narrativo de “Il Segmento Aureo” è proprio l’amore che, a giusta ragione, diventa lo strumento per salvare il mondo. L’arte sostiene quel sentimento, lo nutre e se ne fa compagna. Il protagonista rivive con il lettore l’incontro con Henry Matisse e il poeta Louis Aragon nella Francia del 1945 raccontando un particolare inedito della vita del grande artista. Il romanzo storico si sviluppa da vere fonti degli O.S.S. (uffici dei servizi informativi strategici americani) solo di recente non più segrete. Sconosciuta alla quasi totalità dei lettori, la ricostruzione ha una valenza davvero esplosiva nel giudizio sulla storia contemporanea. ...
€ 11,40 12,00
copertina del libro Il mondo giovine di Salvatore Spinelli
SCONTO DEL 5%
Dal 1881 alla vigilia della prima guerra mondiale, il romanzo narra le vicende di una famiglia, quella dell’ingegner Edmondo Zuelli che sposa Maria Lanzalone e ha due figli: Giannino (1884) e, dopo quasi nove anni, Silvio (1892) che viene seguito dal narratore, appunto, fino alla maggiore età che, nel suo caso, coincide con la vigilia della prima guerra mondiale. Al racconto del formarsi e del crescere di questa famiglia, nucleo centrale della storia, il narratore intreccia le vicende degli altri numerosi personaggi. In primo luogo dei genitori degli sposi, l’architetto Liborio e la moglie Susanna Zuelli, che vivono a Palermo con i sette figli, e il proprietario terriero don Leoluca Lanzalone con la moglie Maddalena e i loro figli che vivono in un paese, mai nominato, ma che per le allusioni storiche e geografiche il lettore identifica agevolmente con Corleone. Tra città e campagna, tra continuità e opposizione (non sempre, infatti, i due mondi si scontrano), il romanzo racconta le vicende di numerosi personaggi, dei figli degli uni e degli altri consuoceri in primo luogo, che spesso s’intrecciano ma a volte si accampano senza seguito. Si tratta, in prevalenza (a parte don Liborio, poco rappresentato, e don Leoluca, più visibile sulla scena) di vicende legate a giovani e alla loro crescita, alle loro speranze, ai loro giusti timori, aspettative, ideali, delusioni, dolori e fidanzamenti, rotture, matrimoni, nascite, battesimi e, molte volte, forse troppo spesso, a premature e inquietanti morti. Una sorta di magma familiare, al cui interno si confondono quelli che per il narratore sono gli elementi primordiali di ogni società: la giovinezza del mondo. Guido Vergani definì Il mondo giovine «l’opera di un "chiarista" nella sottile lucentezza dei paesaggi e nell’approfondita tenerezza con la quale l’autore ha guardato ad un mondo assai meno amaro di quello di Pirandello e meno ironico di quello di Brancati, in una continua vibrazione stilistica che dà alla sua pagina effetti di rara trasparenza.» Pizzuto ebbe la consapevolezza che il romanzo di Spinelli fosse un capolavoro. Un romanzo a così alta tenuta narrativa, che non presenta cedimenti e che riesca a coinvolgere, ad avvincere il lettore, per centinaia di pagine, espressione di un ricco universo artistico e umano, non può finire nelle misteriose e bislacche secche della sommersione letteraria. La presente ristampa, a poco meno di cinquanta anni e nella stesura che ebbe le ultime cure dell’autore, rende giustizia a uno scrittore riservato e di ampia apertura alare, recuperando un capolavoro alla letteratura nazionale ed europea. ...
€ 22,80 24,00
copertina del libro La terra del caos di Vito Mercadante SCONTO DEL 5%
C’è un’aria di famiglia che circola tra le pagine di Vito Mercadante, un’immagine della Sicilia sulla quale si strutturano i ventitré (più uno) racconti che risale ad una ben codificata tradizione letteraria che sostanzialmente ha delimitato l’Isola come spazio ’diverso’.  Il ’più uno’ è, in realtà, il primo racconto, "San Pancrazio", Ragalpetra di turno, luogo minimo e, come sempre, metafora utile a conoscere e interpretare la realtà più profonda e vera dell’Isola. San Pancrazio è il menabò che contiene la rappresentazione generale, sintesi di un’attenta e disincantata visione del reale. L’uno spiega gli altri e non perché i ventitré racconti sono semplicemente un’espansione o esplicitazione del primo che li contiene condensati, ma nel senso più preciso che, attraverso un’analisi per grandi linee della storia siciliana e soprattutto del ruolo dei siciliani al suo interno, il primo racconto costituisce la necessaria premessa per interpretare lo sguardo amarissimo che si posa su uomini e cose di Sicilia, senza alcun velo e con la poca pietà che merita chi è causa delle proprie disgrazie.  Determinante è l’inversione dell’ottica storica, letterariamente di successo e diventata quasi luogo comune, che anche nei suoi esiti artisticamente migliori ha rappresentato il siciliano come un popolo costretto a subire il succedersi delle varie dominazioni straniere, come soggetto passivo in un cristallizzarsi di reazioni destinate alla noia o, peggio, all’indifferenza, che hanno fissato in un carattere definito la sua perpetua esclusione dalla storia rispetto alla quale è diventato alla fine abulico e concretamente estraneo.  Mercadante, al contrario, rivendica ai siciliani un ruolo fortemente attivo e protagonistico nel costruire la propria storia la cui costante è il tentativo, di volta in volta riuscito in varie forme, da parte della classe dirigente di separare il potere centrale da quello locale così da governare meglio e più direttamente fingendo di subire i duri colpi di una dominazione.  "Dalla natura - infatti - dei rapporti di uno Stato posto al di là della Sicilia e i potenti di ogni paese e fra questi e la gente derivano i costumi di essa". E posti questi rapporti, i costumi non potevano che essere "la violenza da una parte e il servilismo dall’altra e il mescolarsi di tutte e due le cose, la mancanza di civismo, lo scetticismo sui valori umani, sul progresso e sulla storia, l’individualismo portato all’esasperazione: costumi che sono così fermi da sembrare di carattere universale anche a quei siciliani che sono considerati intellettuali di tipo europeo e che sono invece estremamente provinciali".  I riferimenti risultano chiari, anche se Mercadante non fa nomi. Ma è proprio questa provvisorietà e storicità di questi caratteri a renderne, se non immediatamente possibile, almeno ammissibile il cambiamento. Cosa che spiega il titolo.  La visione "amarissima", avrebbe scritto Pirandello, di questa Sicilia parte dalla constatazione che "l’Italia a San Pancrazio, come in ogni centro della Sicilia, è un nome vano come l’Europa, la Terra e il mondo". Da questa nuova formulazione dell’immagine della Sicilia e della sua ’diversità’ ha origine lo sguardo che nei racconti l’attraversa e che ripropone però gli strumenti adatti al cambiamento che già altri scrittori, come ad esempio Sciascia, hanno indicato ("Un’ondata di razionalismo non farebbe male al popolo siciliano") o letterati meridionali come il De Sanctis suggerivano per la nuova Italia: "L’abitudine alla verità, allo studio della realtà".  Del carattere visibile e ’visivo’ di questo cambiamento si occupa d’altronde un racconto (Il ciclope) che ’del vedere con un occhio solo’ fa una caratteristica dei siciliani da cui discendono "realismo da una parte, sofisma dall’altra". Sta di fatto, comunque, che "amarissimi" sono i ventitré racconti che seguono e che rappresentano il vuoto di ideali e il sostanziale materialismo di base che ordina le aspirazioni, i sogni, i comportamenti dei siciliani. Anche qui essi sono dei ’vinti’ ma non da leggi esterne e superiori ad essi, da una necessità che li sovrasta e che li fa soccombere, ma dall’ordinamento stesso che si sono dati e dal quale finiscono con l’essere alla fine stritolati.  Questo meccanismo inesorabile non si svela direttamente, ma appare, semplicemente, grottescamente, così come si manifesta nelle piccole assurde quotidianità del professore Giacomo Lauro (L’uomo è forte in Sicilia). Altrove affiorano tipi che nell’angolazione prospettica di cui si diceva si manifestano soprattutto come reliquie di un passato da dimenticare, come apparenze di una realtà contraddittoria da trasformare: la vedova dell’inflessibile colonnello che si consola pur continuando a voler sindacare sul comportamento degli altri (La vedova triste), il professore che durante una conferenza vede scomparire via via il proprio uditorio e riceve successivamente le congratulazioni da parte di quelli stessi che non vi hanno preso parte, la gratitudine di don Sebastiano (Il cappone) che ostinatamente e umoristicamente giunge fin oltre la morte, o lo spettegolamento e l’ipocrisia dei piccoli ambienti (Le Vestali) la vita vissuta a grandi morsi, quale puro edonismo percettivo (Il peccato di gola), l’impossibilità un po’ verghiana di cambiare il proprio destino anche soltanto attraverso i figli (La vera storia di Peppe Fontana), che si concretizza nelle mene per intrappolare nel matrimonio il figlio di uno che è riuscito in qualche misura ad emergere (La trappola) sono tutte, insieme con le altre, figure e situazioni che si imprimono nella memoria non tanto per la scrittura razionale e sempre equilibrata ma per il disincanto realistico e insieme per la profondità con la quale Mercadante riesce a rappresentare l’"amarissima" realtà siciliana. ...
€ 11,40 12,00
copertina del libro
SCONTO DEL 5%
In queste pagine prende corpo l’epopea piena di fascino e di memorie della più antica corsa su strada del mondo. Attraverso l’umanissima e singolare vicenda del suo personaggio principale ‘A cursa fa rivivere, infatti, il moderno mito della gloriosa e indimenticabile Targa Florio. E il racconto si fa subito epico non solo per le esaltanti e memorabili imprese dei suoi numerosi e valorosi protagonisti, ma per la singolare e anch’essa leggendaria figura del suo primo fondatore, Vincenzo Florio, e per la sua capacità di interpretare le aspirazioni di un intero popolo che nella corsa in automobile tra le sue pianure e le sue montagne riconosce qualcosa che appartiene al suo spirito indomito, avventuroso e pieno di coraggio. ‘A cursa entra così nell’immaginario collettivo siciliano come momento dell’identità e della partecipazione e l’esserci come attore o come semplice spettatore acquista per tutto un popolo un particolare significato. I protagonisti diventano i suoi eroi, espressione di un comune sentire e di un identico spirito collettivo. In questo lungo e affascinante romanzo la Targa viene raccontata dallo sguardo innamorato e stupito del poco più che decenne protagonista nella sua difficile e dolorosa crescita attraverso un’adolescenza segnata dai lutti e dalle disgrazie familiari nel corso della quale punto di riferimento costante e sicuro sarà la guida amorevole e appassionata dello zio paterno. Il giovane protagonista crescerà sotto la sua ombra protettiva e insieme con gli insegnamenti finirà con l’adottarne anche i sogni, tra i quali quello della Targa Florio sarà certamente il più decisivo in rapporto con la sua formazione e il suo destino. Così, Franco Giuseppe Villabate non solo prenderà il nome dello zio, ma ne assumerà su di sé anche i sogni e da quel momento vivrà soltanto per partecipare e vincere ‘a cursa, vero e unico scopo di tutta la sua formazione e di tutta la sua vita futura che finirà col condizionare e determinare ogni sua scelta anche più intima e personale. Merito del romanzo è quello non tanto di risuscitare in belle e appassionanti pagine narrative le vicende reali della Targa Florio, quanto di aver saputo rappresentarle all’interno di una dimensione epica avvincente nella quale il dato storico, anche nelle sue articolazioni più tecniche e aneddotiche, riesce sempre a fondersi con l’esperienza del protagonista e con le sue personali aspirazioni in un’appassionante vicenda individuale. Ne viene fuori un romanzo di formazione che è anche la narrazione delle vicende della cursa che riesce veramente a catturare il lettore e il suo immaginario dalla prima all’ultima pagina facendogli respirare un’aura che, se certamente oramai appartiene a un passato memorabile, fa parte ancora dell’immaginario di tutti. ...
€ 18,05 19,00
copertina del libro Il giusto peso dell SCONTO DEL 5%
dalla prefazione di Aldo Gerbino: E’ una “pesantezza lanosa” quella che avvolge il teatro esistenziale di Emilio Paolo Taormina: formazione alla vita e rarefazione, apprendistato per un eistere contro la neghittosa impudenza della realtà. Palermo vibra, quale corda tesa mai pronta a lacerarsi, nello scorcio di un tempo che, al di là della cronologia (dagli anni Cinquanta ai Sessanta), denuncia il suo umore distruttivo e invitante, sinuoso e colmo di ulcerazioni. Il bancone di vendita d’un negozio di dischi si trasforma così in banco di prova alla vita, scenario su cui affiorano personaggi confrontati di continuo con l’illusione, con le amarezze dell’Autore, mescolate alla sua réverie poetica, pronte a sfaldarsi con le più tenaci aspirazioni. Anche il paesaggio urbano fa da cornice alla lingua dell’anima e all’azione autobiografica; la luna diventa corpo bianco e squamoso “come il ventre di un merluzzo”, o cosparsa di filamenti, o color del rame; essa è midolla di tenui lucori, di frammentate aspirazioni, di odiosi incontri e soffici, quanto fuggevoli, amori. Il negozio (negozio dell’anima e del corpo) diventa allora, in questa prosa tenue e suasiva, osservatorio privilegiato; esso contende alla strada (Palermo, forse, è l’unica città italiana ad ospitare una via “Terrasanta”), un tempo avvolta dal profumo degli aranceti e cosparsa dalla voluttà della zagara, il guazzabuglio dell’esistenza, l’orgogliosa ricerca per la comprensione del “giusto peso dell’anima”. Quel sentimento di dolore e di pena sottile è raccolto nelle trame di un paesaggio sonoro, ricco delle tracce struggenti di sassofono (forse quello di Charlie Parker?) e densi liquori sul volto afono del tempo. ...
€ 5,89 6,20
copertina del libro L SCONTO DEL 5%
Come una sorta di micro-epopea etnica (sangue siculo-alba­nese) si offre questo «anacronistico», ma gustoso "reprint" del romanzo siciliano di Nicola Di Marco Cuccia, dal titolo L’ombra, pubblicato dal supplemento Domenica del «Gior­nale di Sicilia» dal maggio 1945 al gennaio 1946, in 30 pun­tate, firmate con lo pseudonimo Rocco Santamaria. E appaiono manifeste le ascendenze con i padri del romanzo popolare e veristico: da Vincenzo Linares al Verga, meno a quelle proprie del ’feuilleton’ caro all’inventiva di William Galt, per il quale manca l’esasperazione dell’intreccio stori­co, la passione per le architetture urbane e la toponomastica. Qui, invece, troviamo un’affollata ritrattistica (il truce Ros-somaligno, la dolce Santa d’Ignoti dalla carnagione d’avorio, l’irruente Turi di Padron Gaspare Lena, la volitiva Ntonietta di padron Carmine Papa, don Rocco Manolesta, zu’ Giurlanno Massaru Ciccu, Mastro Angelo Testalonga, i beccamorti Massaro Ntoni Coppola, Mastro Costantino lo Scimunitu, il papas Simone Castriota, la gna’ Carminuzza Linguacciuta, Massaro Ntoni Capra, donna Rosa, Nofrio Nzinzula con lo spirito del gigante Ferraù, e tanti altri); essa accompagna nel suo essere un’interessante lettura sociopsicologica e antropo­logica, innervata da un cromatismo linguistico e paremiologico che non può non ricondurci al Pitré demopsicologo, alle pieghe di una tradizione orale d’ampia efficacia e icasti­ca pregnanza. L’ombra della morta ammazzata, portatrice di sventure (un’ombra da scacciare a colpi di croci), sacrificata dalla cecità dei costumi e delle miopi usanze, vaga per il paese di Contessa Entellina, si sposta per le campagne di Chiusa; in questi luoghi, amori, umori, enfasi sentimentali, iracondie e bigotte osservanze destrutturano un minuscolo cosmo votato all’oscurantismo, avvertendo, comunque, nel picaresco incedere degli eventi, dove ruota l’amore tra Turi e Santa, il declino d’una civiltà. Nicola Di Marco Cuccia (che rileggiamo a quaranta anni dalla scomparsa) tratta tutto que­sto materiale con vivacità espressionistica, leggendo, quasi attraverso una fisiognomica darwiniana, tracce di vicende e volti, esilaranti accadimenti umani e ambientali. Aldo Gerbino ...
€ 9,03 9,50
copertina del libro Lina di Alfredo Ingegno SCONTO DEL 5%
Un poliziotto siciliano che si trova ad operare nel nord Italia, nel periodo a cavallo tra le due guerre mondiali, si ritrova ad avere una relazione clandestina con una ragazza del luogo. Ben presto la donna rimane incinta e l’uomo per non avere problemi al lavoro e per garantire la sua reputazione, subito dopo il parto fa portare la figlioletta in un orfanotrofio. È qui che cambia la sua vita, per sempre. Da uomo comune, per bene, che nasconde le sue idee dietro una maschera, sempre ligio al dovere, si ritrova a fare i conti con la sua vera essenza. Tre sono le donne che gireranno attorno alla sua vita, tanto diverse tra loro: la compagna Ilde, vittima e carnefice della scellerata decisione di abbandonare la figlia neonata, accompagna il Commissario in una relazione complessa e morbosa, cui tuttavia il protagonista non riesce a sottrarsi. Camelia, l’amante impegnata nella lotta antifascista, che genera nel Commissario la scintilla della consapevolezza personale e sociale, e rimane nel suo cuore fino alla conclusione, determinandone una sorta di vocazione ad una più sincera e partecipe esistenza. E Lina la figlia abbandonata in brefotrofio e adottata molti anni dopo, motore immobile e inconsapevole della vita del Commissario che grazie a lei, madre dell’autore, continua a vivere ancora oggi. ...
€ 17,10 18,00
copertina del libro Lo specchio delle stelle di Giovanna strano SCONTO DEL 5%
Quali segreti si celano nel borgo di Montalbano Elicona, che custodisce due chiese catare e si definisce quale crocevia di incontro di culture e religioni differenti?  È il 1300, siamo alla corte di Federico III, il re aragonese di Trinacria. In questo scenario, Arnaldo da Villanova, medico alchimista che si occupa della cura del re e della sua famiglia, il condottiero Ruggero di Flor, Templare scacciato dall’ordine, ed Eleonora d’Angiò saranno la chiave di volta per andare a fondo al mistero. L’Argimusco è uno dei luoghi fondamentali della vicenda, trattandosi di un sito privilegiato per pratiche alchemiche e ascetiche.  La narrazione, fortemente intrisa di spiritualità, svela un segreto cruciale per le religioni di tutti i tempi e conduce il lettore verso riflessioni mistiche e profonde sul senso dell’esistenza e sulla ragione di essere di ogni cosa.  ...
€ 17,10 18,00
copertina del libro Il virus è una molecola di Marcello Nicoletti SCONTO DEL 5%
L’idea di questo libro è emersa durante il periodo di lockdown da COVID-19 e costituisce il frutto di una cercata commistione tra la vicenda di un giovane ricercatore e argomenti prettamente scientifici.  Il tentativo è quello di mescolare parti tipiche del romanzo con altre dove domina la divulgazione scientifica affrontata in modo comprensibile ma rigoroso. Si può quindi definire come un romanzo scientifico, nel quale alcuni dei temi che la pandemia ha messo in luce trovano una collocazione in un ambito più generale. La motivazione principale risiede nella ricerca di una spiegazione dei meccanismi alla base di un fenomeno presentato come sconosciuto e senza precedenti, ma che invece si inquadra in un ambito vecchio come il mondo e con il quale l’uomo, come qualsiasi essere vivente, ha sempre dovuto avere a che fare.  ...
€ 17,10 18,00
copertina del libro Amina di Leda Melluso
SCONTO DEL 5%
Amina, la figlia dell’emiro Muhammad ibn ‘Abbad, compagna di giochi di Federico, anima ribelle che non si sottomette a niente e a nessuno, prova sentimenti contrastanti per l’imperatore. Per amore e voglia di riscatto si trasforma in una affascinante danzatrice, una scaltra seduttrice, un’abile stratega. Lo Stupor mundi ne rimane affascinato anche quando si accorge di essere stato ingannato. Di lei non c’è traccia nella storiografia ufficiale né nelle cronache del tempo. Perché? È solo una leggenda quella del testo arabo di Al-Himyari (XIII-XIV sec.) dove si racconta della fanciulla di Entella, che sfidò l’imperatore Federico II, oppure la storia, che è scritta dai vincitori, volutamente non tramanda neppure il nome di questa donna straordinaria?  In questa vicenda, l’imperatore rivela il suo lato oscuro, con segreti inconfessabili, deciso a sterminare quei musulmani ai quali il nonno Ruggero II aveva consentito di convivere pacificamente nell’Isola del Sole. Oggi, nella rocca di Entella i resti archeologici dell’insediamento arabo raccontano questa storia e l’eco della voce dell’eroica fanciulla ancora risuona fra le pietre per chiedere giustizia ai vinti.   Una storia di amore e di odio, scandita da colpi di scena con risvolti imprevedibili! ...
€ 16,06 16,90
copertina del libro La macchia di Salvatore Requirez SCONTO DEL 5%
"Scelse la strada della moderata ironia. Sapeva che solo gli interlocutori più fini capiscono che è l’anticamera del disprezzo..."   Il principe Alfonso Montero, sequestrato dai corsari tunisini, dopo vent’anni di prigionia in Africa, riesce a liberarsi e a tornare a casa. Trova la sua città cambiata e, soprattutto, scopre che qualcuno si è impossessato della sua identità, della sua famiglia e di tutto ciò che un tempo era suo. Preoccupato anche per il figlio che non ha mai conosciuto, è oppresso dalla potenza dell’impostore ed è costretto a vivere sotto falso nome. Il testamento paterno lo illumina però su un passato sconosciuto e su un enigma che darà una svolta agli eventi. Storie di delitti, amori, corruzioni e tradimenti si incrociano con fatti di cronaca realmente accaduti grazie a una ricostruzione temporale basata sui diari del marchese di Villabianca, raffinato storico siciliano.  L’impostore verrà inchiodato dopo lunghe traversie e difficoltà, ma le sofferenze del principe non sono affatto finite. L’angosciante pressione della morale del tempo gli segnerà per sempre la vita, nel modo più doloroso possibile.  Usando un linguaggio autentico, tratto da formulari e documenti dell’epoca, arricchito da idiomi vernacolari, Requirez ci regala un altro intenso romanzo storico spunto di molteplici riflessioni. Un viaggio lontano nel tempo, uno scorcio della Sicilia del XVIII secolo, che ci rivela come certi aspetti della vita di allora siano ancora fortemente attuali. ...
€ 19,00 20,00
copertina del libro Il dolore delle mani di Salvo Ales SCONTO DEL 5%
In quelle sue mani non mi ritrovavo più; avevo la netta percezione di essere stata privata, ancora una volta, della vita, e che il fiato smorzato di mio padre mi avesse spento come una candela. Intuivo un'improvvisa, frastornante, assenza d'identità. Nella vita avevamo barattato le nostre mani, e forse per questo ero ormai disabituata a una vita reale non più comune. Avevamo barato una subdola remissività, e ora io, scissa da lui, scoprivo l'assurda mancanza. ...
€ 9,41 9,90
copertina del libro Il segreto delle tre vuccirie di Antonino Pavone SCONTO DEL 5%
L’avvincente inseguimento d’una giovanissima scomparsa all’improvviso da Palermo e fuggita a Barcellona, da parte della sorella dottoressa, attraverso i misteri e le inquietanti analogie tra le due Capitali, esaltate dalle vicende dei mercati storici omonimi, Vucciria e Boquerìa, tra bizzarri personaggi, il fantasma d’una suora e un’affascinante sconosciuta parigina custode del segreto che cambierà la vita dei protagonisti... ...
€ 19,00 20,00
Quattro amici si danno appuntamento in una località di villeggiatura per tener fede a un antico, tacito patto. Le giornate, tutte uguali, sembrano caratterizzate dalla vacuità di personaggi per i quali l'unico valore importante sono le apparenze. Ma davvero tutto è come sembra? Si può davvero conoscere qualcuno e quindi giudicarlo? Il protagonista, Paolo, catapultato per caso in questo mondo pettegolo, fatto di luoghi comuni e miserie borghesi, rischia di rimanerne irretito. Riuscirà, seppure a fatica, a dissociarsene, scoprendo il valore di restare fedele a ciò in cui aveva sempre creduto e che il confine tra torto e ragione è labile e confuso. ...
€ 15,00 15,00